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SALERNITANA: il mister prova a sfatare anche il tabù trasferteTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
giovedì 5 novembre 2020, 20:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com
fonte Il Mattino

SALERNITANA: il mister prova a sfatare anche il tabù trasferte

Per anni è sembrato quasi sempre come sfogliare una margherita e chiedersi costantemente ma «m'ama o non m'ama?», e ogni volta la risposta è stata sempre la stessa. Non m'ama. Anzi, non ci amiamo per essere più precisi. Perché l'amore tra la Salernitana e le partite in trasferta non è mai sbocciata per davvero. Qualche momento di piacevole feeling e poco altro negli ultimi tempi. Dalla stagione 2015-16 alla stagione 2019-20 il rendimento esterno delle varie squadre granata scese in campo di volta in volta è stato infatti sempre balbettante. Un po' come se non cambiasse mai nulla da un campionato all'altro.

I PRECEDENTI Eppure nello scorso torneo cadetto la Salernitana di Gian Piero Ventura iniziò per la prima volta il suo percorso lontano dallo stadio Arechi con ben tre vittorie nelle prime tre uscite del girone di andata (0-1 a Cosenza, 0-1 a Trapani, 2-3 a Livorno). Un rendimento che, seppur in parte, proverà ad emulare la Salernitana di Fabrizio Castori. Dopo il successo di Verona contro il Chievo e il pari di Vicenza, i granata non potranno certamente raggiungere quota 9 punti con un'eventuale vittoria a Ferrara contro la Spal venerdì sera ma potranno comunque bissare la striscia positiva di risultati ottenuta solamente un anno fa con l'ex ct azzurro in panchina. E nulla più. Perché il rendimento complessivo della sua Salernitana in lungo e largo per lo stivale non è stato affatto entusiasmante. Tra i peggiori dell'ultimo quinquennio. Appena 16, infatti, i punti conquistati in trasferta nel corso della stagione 2019-20 (con tanto di 11 sconfitte complessive), un produttività migliore solamente di quella dei campionati targati 2015-16 (9 ko totali) e 2018-19 (11 i passi falsi). Nel primo caso, in occasione del debutto in Serie B, il club caro a Lotito e Mezzaroma non andò oltre i 14 punti, nel secondo invece si fermò addirittura a quota 11 nel corso della gestione affidata prima a Colantuono, poi a Gregucci e infine a Menichini. Medie leggermente differenti, ma sia chiaro nulla di così clamorosamente diverso, nelle stagioni 2016-17 (10 le sconfitte con le quali si è dovuto fare i conti) e 2017-18 (8 in questo caso i risultati negativi). Con Sannino inizialmente e Bollini successivamente alla guida tecnica la Salernitana chiamata alla seconda stagione consecutiva nel torneo cadetto finì la fase regolare con 19 punti a referto, l'anno dopo con Bollini all'inizio e Colantuono a seguire si arrivò invece a toccare quota 21 punti. L'apice più alto raggiunto dalla Salernitana in tutti questi anni. E stop. Del resto è palese che anche il rendimento in esterna, tra i peggiori tutte le volte del campionato, ha condizionato e non poco i granata nel provare a scalare posizioni importanti in classifica.

LA SPERANZA Quella stessa classifica che oggi è tornata finalmente a sorridere alla Salernitana, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga. Lunghissima. Un piccolo tratto, però, potrà essere archiviato venerdì sera quando capitan Di Tacchio e soci supereranno anche Ferrara. Possibilmente con nessuna multa con la quale dover poi fare i conti prima dei numerosi chilometri da disputare in un solo mese: il 29 novembre per arrivare a Cosenza, il 12 dicembre a Brescia, il 19 a Frosinone, il 27 a Venezia e il 30 a Monza (date che potrebbero subire cambiamenti in base agli anticipi e i posticipi che comunicherà prossimamente la Lega). Un filotto di partite che da anni, troppi a dir la verità, non viene superato al massimo della velocità. Era, infatti, la stagione 1992-93 quando, restando in epoca moderna, la Salernitana di Giuliano Sonzogni inanellò ben dieci risultati utili consecutivi in trasferta nel corso del campionato di C1. Ma questo, pur essendo una speranza, è certamente l'ultimo dei pensieri della Salernitana di Fabrizio Castori che oggi deve solo e soltanto iniziare a capire se può nascere finalmente l'amore tra lei e le gare in trasferta.