SALERNITANA -REGGIANA: oggi il verdetto del Giudice Sportivo. Le ultime

Oggi il verdetto per la partita fantasma dell’Arechi. La Salernitana attende il 3-0 a tavolino sulla Reggiana e soprattutto al secondo posto in classifica. Verrà resa nota in mattinata la decisione del Giudice Sportivo, l’avvocato Emilio Battaglia, ma a fortificare l’ottimismo che si respira da settimane in casa granata è la “strategia” che pare delinearsi sul fronte emiliano. La Reggiana aspetta un verdetto che è ormai nell’aria vista la mancata partenza per la Campania, puntando, più che tentare a ottenere un clamoroso rinvio della sfida a data da destinarsi, a cancellare attraverso i ricorsi ai diversi gradi di giudizio la penalizzazione di punto, considerata una tagliola pericolosa in un campionato molto equilibrato come quello cadetto.
Il primo passo però resta la decisione del Giudice Sportivo, pronto a giudicare sulla base dei documenti in possesso da settimane. Né la Salernitana né la Reggiana hanno presentato memorie difensive. Gli emiliani si affidano alla famosa mail inviata sabato 31 ottobre, a poco più di due ore dal fischio d’inizio della sfida dell’Arechi, puntando sul divieto imposto dall’Autorità Sanitaria Locale a lasciare l’isolamento domiciliare e raggiungere Salerno.

Una situazione molto simile al caso Juventus-Napoli, seppur con la significativa differenza del numero di positivi al Covid-19 accertati tra le fila della Reggiana, indicata dal club come la causa di “forza maggiore” per non poter disputare la sfida dell’Arechi. Eppure, come nel precedente di Juve-Napoli, pare inevitabile il 3-0 a tavolino in favore della Salernitana, con tanto di punto di penalizzazione comminato alla Reggiana. Proprio su questo aspetto la dirigenza del presidente Luca Quintavalli è pronta a fare battaglia. Difeso dal legale Edoardo Chiacchio, il club emiliano proverà a far valere il regolamento legato al Covid-19 emanato dalla Lega B, con la sola sconfitta a tavolino senza penalizzazione in caso di mancata disputa del match per le troppe indisponibilità. Un protocollo però mai recepito dalla Figc. Da qui l’intoppo legato all’articolo 53 delle Noif, il quale stabilisce il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione per la squadra “rinunciataria”.