I fallimenti sportivi di Fabiani degli ultimi 5 anni

La Salernitana finalmente lotta per la serie A. Dopo 5 anni di delusioni c'è una squadra e un tecnico vogliosi di tentare la scalata verso il sogno. Il grande campionato della Salernitana non deve però far dimenticare troppo in fretta i 5 precedenti anni fatti di continui fallimenti, sportivi e tecnici. Sin dal primo anno di B furono sbagliate scelte in sede di calciomercato e sull'allenatore. A cominciare dalla mancata conferma di Menichini, tre volte. 

Non inganni quello che si dice in giro su Lotito che non ha voglia di investire denaro per costruire la squadra. La Salernitana ha sempre avuto un monte ingaggi importante. Significa che i soldi per costruire delle squadre all'altezza c'erano. Sono state semplicemente sbagliate delle scelte nella costruzione della squadra da parte del direttore sportivo Fabiani. Lasciare andar via Donnarumma e Nalini non rinnovandogli il contratto è stato un autogol clamoroso. Massimo Coda, dopo due anni alla Salernitana, aveva espresso il desiderio di confrontarsi con la Serie A ed è normale lasciarlo andare via, ma la scorsa estate il bomber salernitano era senza squadra e siamo sicuri che un ritorno a Salerno lo avrebbe fatto felice. La chiamata del ds dei granata però non c'è mai stata e Coda, l'attuale capocannoniere della serie B, sta portando il Lecce in serie A con i suoi gol. Immaginiamo cosa potesse fare Coda insieme a Djuric, Tutino e Gondo. 

Non piacciono i cavalli di ritorno? Beh quest'anno sono tornati Anderson, Casasola, Kiyine e Jaroszynski, perchè il cavallo di ritorno Massimo Coda invece no? Troppo alto lo stipendio? Nelle ultime stagioni sono stati pagati fior fiori di stipendi a calciatori come Rosina, Di Gennaro, Cerci che non hanno dimostrato niente, anzi qualche volta hanno inciso anche negativamente sulla squadra (come Cerci lo scorso anno che fu inserito negli ultimi minuti contro Perugia e Frosinone e con una Salernitana che si è ritrovata a giocare con uno in meno e a subire il gol del pareggio nei minuti di recupero). 

Per 5 anni la squadra di Lotito ha sempre avuto 2-3 grandi giocatori (Coda, Sprocati, Donnarumma, Vitale) ai fianchi dei quali c'erano tanti, troppi calciatori non all'altezza. Abbiamo avuto stagioni in cui la Salernitana aveva un grande attacco ma peccava di qualità in difesa, poi abbiamo aggiustato la difesa ma non avevamo l'attaccante (ricordate il reparto offensivo 2017/2018 formato da Bocalon, Rodriguez e Rossi?), fino ad arrivare alla cattiva gestione del portiere Micai, da titolare, a quarta scelta, c'era bisogno di prendere addirittura 3 portieri con Micai ancora in rosa? E al difensore Thomas Heurtaux che ha dichiarato più volte che gli era stato promesso qualcosa dalla dirigenza che poi non ha mantenuto. Alcuni calciatori hanno formato un triennale senza neanche mai esordire in prima squadra (per esempio il centrocampista Altobelli), la coppia di portoghesi Alex-Roberto arrivata a Salerno con tante belle speranze ma di cui non si è avuta traccia.

Nell'estate del 2017 fu preso il difensore Daniel Adejo a cui fu fatto firmare un triennale, salvo poi rescindere il contratto un mese dopo. Calciatori come Asmah, Joao Silva, Bus, Ronaldo, Russotto, il terzino Rossi, Palumbo, Vuletich, Signorelli, Billong, tanti giocatori su cui il ds romano ha puntato salvo poi liberarsene per gli scarsi risultati. La scelta di non confermare Calil, protagonista della promozione in B per puntare su Eusepi. Il grande investimento fatto su Moses Odjer, giovane di belle speranze costato quasi un milione di euro per il suo riscatto e lasciato andare via gratis al Palermo. 

La speranza è che la Salernitana vada in serie A e ringrazieremo sicuramente anche la dirigenza per il risultato, senza però mai dimenticare i fallimenti nell'allestimento della squadra dei primi 5 anni di Serie B.