Amarcord - Il 16 aprile 2014 la Salernitana alza al cielo il secondo trofeo della sua storia

La stagione 2013/2014 vede la Salernitana di Lotito e Mezzaroma fare ritorno in Lega Pro, dopo la cavalcata trionfale in Seconda Divisione. Il campionato regala più dolori che gioie alla truppa granata, allenata prima da Sanderra, poi da Perrone per la terza volta e infine da Angelo Gregucci. I granata, partiti con l'obiettivo di tornare subito in serie B non lotteranno mai per la promozione, da gennaio però la squadra ha un sussulto che li porta ai playoff, persi però subito per mano del Frosinone. 

Se in campionato le cose non vanno per il verso giusto, lo stesso non si può dire nella Coppa Italia di Lega Pro. I granata eliminano prima il Messina ai rigori (segnano Guazzo, Gustavo e Montervino), poi il Catanzaro ai tempi supplementari grazie a un gol di Manuel Ricci. Il terzo turno prevede un mini girone di 3 squadre, la Salernitana batte in casa l'Ischia (doppietta di Ginestra) e pareggia 0-0 a Frosinone, qualificandosi per le semifinali. C'è il Grosseto tra la Salernitana e la finale e i granata vincono sia l'andata che il ritorno. Nell'ultimo atto della competizione ecco il Monza, non ancora di Berlusconi e Galliani. Nella gara d'andata giocata in brianza, la Bersagliera vince 1-0 grazie a un gol a tempo scaduto del solito Ricci. 

Il 16 aprile si gioca il ritorno allo stadio Arechi. Il Monza va in vantaggio con De Cenco e quando i tempi supplementari sembrano cosa fatta, ci pensa Volpe a 3 minuti dalla fine, con un gol dei suoi a rimettere la Coppa Italia di Lega Pro nella bacheca salernitana. È il secondo trofeo nella storia della Salernitana nel giro di due anni (dopo la supercoppa di seconda divisione dell'anno precedente), per quanto riguarda la prima squadra.