Simy, problema tecnico o mentale?

La delusione principale di questa prima parte di stagione della Salernitana è sicuramente Nwankwo Simy, arrivato dopo un bottino di 40 gol in due stagioni con il Crotone. Il calciatore nigeriano si è presentato in pessime condizioni fisiche per non aver fatto il ritiro con la squadra calabrese, così come Messias che si è trovato al Milan nelle stesse condizioni. Le prestazioni di Simy però sono rimaste negative anche nei mesi successivi e dopo 12 partite ha messo a segno soltanto un gol, peraltro inutile contro lo Spezia. Ha sbagliato due gol quasi fatti contro Sassuolo e Verona ma per il resto grandi occasioni per timbrare il cartellino non ne ha avute e spesso, quando un attaccante non riesce ad andare in gol, entra in una fase depressiva che ne condiziona il rendimento in campo.

Anche perchè se un calciatore fa 40 gol in due anni, qualche qualità deve pur possederla e non può di certo averla dimenticata nel giro di qualche mese. Con i calabresi poi giocava esclusivamente in area di rigore e veniva rifornito da Messias e Ounas, a Salerno ha invece trovato una squadra più difensiva ed è costretto a giocare lontano dall'area di rigore e non si trova a proprio agio. Nonostante tutto ciò però, ci si aspetta maggiore cattiveria agonistica da un calciatore che, dovesse sbloccarsi soprattutto mentalmente, potrebbe rappresentare l'arma in più per la Salernitana nella rincorsa alla salvezza.