Roma, la Conference League un’opportunità per crescere
Due partite in più di cui Mourinho e la squadra non sentivano il bisogno “nonostante per valori possiamo giocarcela con tutte la partecipanti, comprese quelle che scenderanno dall’Europa League”, ha sottolineato ieri lo Special One. Tra i possibili rischi a febbraio ci sono squadre come Marsiglia, Leicester, Genk, e Fenerbahce. Club abbordabili ma la preoccupazione di Josè è sempre la stessa: la profondità di rosa. “La differenza tra noi è squadre come Juve, Milan e Inter è proprio nei ricambi - ha spiegato ieri Mourinho -. Con la nostra rosa non possiamo fare programmi giocando ogni tre giorni fino a maggio. Dobbiamo vedere sempre partita per partita”. Una cosa, però, è certa e lo Special One lo sa bene: l’abitudine a vincere si crea anche in questo genere di competizioni e un ambiente come quello romano che dal 2008 non vede trofei ha bisogno anche di vittorie come quelle contro il Cska Sofia affinché la Conference League non venga vista solo come un ostacolo, ma come motivo di crescita.