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Delusione Italia: perde di misura col Belgio e saluta l'Europeo. Fuori ai gironi come 5 anni fa
L'Italia saluta l'Europeo al primo turno, chiudendo come ultima del girone come cinque anni fa, ma con l'aggravante di non aver conquistato neanche una vittoria e di rivali meno forti che allo scorso torneo continentale. Contro il Belgio l'Italia domina a lungo, ma non riesce a trovare la via del gol con troppe attaccanti dalle polveri bagnate per poi subire il colpo del ko a inizio ripresa in un'altra distrazione difensiva. Passa il Belgio, mentre l'Italia torna a casa a testa bassa e con tanti dubbi sul futuro.
Inizio equilibrato - È un’Italia diversa quella che si vede fin dall’inizio della sfida contro il Belgio, una squadra più coraggiosa e cattiva che fin dall’inizio gioca e crea occasioni con una Girelli più in palla rispetto alle due gare precedenti e subito pericolosa al tiro. Gli errori in fase di impostazione però persistono e rischiano di innescare delle pericolose ripartenze di un Belgio che pressa alto e non lascia respiro alle azzurre. All’8° arriva così l’occasione migliore delle avversarie con Wullaert che va via sulla fascia e crossa per Dhont che in spaccata non riesce a dare forza al pallone con Giuliani che blocca senza problemi.
L’ITALIA CRESCE NEL FINALE - La gara è combattuta, molto tesa vista la posta in palio, con poche occasioni create da ambo le parti anche se sono le belghe a farsi preferire con le azzurre che solo al 18° tornano a farsi vedere nell’area avversaria con Giugliano che calcia alto sulla traversa dal limite. L’Italia fatica a costruire gioco, appare lenta e prevedibile e non trova spazi da aggredire, ma anche il Belgio non è da meno e spesso sbatte sulla retroguardia azzurra. L’occasione migliore arriva al 40° con Bonansea che entra in area dalla destra e calcia in diagonale senza però trovare lo specchio della porta.
SBAVATURA DIFENSIVA E BELGIO AVANTI - Nella ripresa la ct decide di alzare il baricentro togliendo Di Guglielmo, con Bergamaschi che arretra in difesa, e inserendo Bonfantini all’esordio in questo Europeo. L’inizio azzurro è però da incubo con il Belgio che passa subito in vantaggio: calcio di punizione dalla sinistra, Girelli allontana di testa, ma la palla rimane in zona offensiva con Kees che di sponda serve De Calgny al limite. Botta secca in diagonale e 1-0 per il belghe.
ASSALTO AZZURRO - La risposta azzurra è immediata con Girelli che sfiora in due occasioni il pari: prima colpisce una clamorosa traversa, poi di testa manda di un soffio a lato. L’Italia spinge alla ricerca del gol che riaprirebbe la gara, ma non riesce a incidere e fare davvero male davanti a Evrard che raramente è chiamata a parate impegnative. Alla squadra di Bertolini manca velocità e precisione negli ultimi venti metri con la difesa delle avversarie che, pur soffrendo riesce a tenere a bada le nostre attaccanti. Al 78° azione veloce di ripartenza che diventa macchinosa in area con Giacinti che impegna Evrard alla deviazione in corner. Nel finale è però Wullaert ad avere il pallone per chiudere la pratica calciando dal limite al termine di un contropiede e colpendo in pieno il palo a Giuliani battuta. Finisce qui con la delusione di un'Italia che si aspettava qualcosa di più e la gioia, inaspettata, del Belgio che vola ai quarti dove troverà la Svezia.
Inizio equilibrato - È un’Italia diversa quella che si vede fin dall’inizio della sfida contro il Belgio, una squadra più coraggiosa e cattiva che fin dall’inizio gioca e crea occasioni con una Girelli più in palla rispetto alle due gare precedenti e subito pericolosa al tiro. Gli errori in fase di impostazione però persistono e rischiano di innescare delle pericolose ripartenze di un Belgio che pressa alto e non lascia respiro alle azzurre. All’8° arriva così l’occasione migliore delle avversarie con Wullaert che va via sulla fascia e crossa per Dhont che in spaccata non riesce a dare forza al pallone con Giuliani che blocca senza problemi.
L’ITALIA CRESCE NEL FINALE - La gara è combattuta, molto tesa vista la posta in palio, con poche occasioni create da ambo le parti anche se sono le belghe a farsi preferire con le azzurre che solo al 18° tornano a farsi vedere nell’area avversaria con Giugliano che calcia alto sulla traversa dal limite. L’Italia fatica a costruire gioco, appare lenta e prevedibile e non trova spazi da aggredire, ma anche il Belgio non è da meno e spesso sbatte sulla retroguardia azzurra. L’occasione migliore arriva al 40° con Bonansea che entra in area dalla destra e calcia in diagonale senza però trovare lo specchio della porta.
SBAVATURA DIFENSIVA E BELGIO AVANTI - Nella ripresa la ct decide di alzare il baricentro togliendo Di Guglielmo, con Bergamaschi che arretra in difesa, e inserendo Bonfantini all’esordio in questo Europeo. L’inizio azzurro è però da incubo con il Belgio che passa subito in vantaggio: calcio di punizione dalla sinistra, Girelli allontana di testa, ma la palla rimane in zona offensiva con Kees che di sponda serve De Calgny al limite. Botta secca in diagonale e 1-0 per il belghe.
ASSALTO AZZURRO - La risposta azzurra è immediata con Girelli che sfiora in due occasioni il pari: prima colpisce una clamorosa traversa, poi di testa manda di un soffio a lato. L’Italia spinge alla ricerca del gol che riaprirebbe la gara, ma non riesce a incidere e fare davvero male davanti a Evrard che raramente è chiamata a parate impegnative. Alla squadra di Bertolini manca velocità e precisione negli ultimi venti metri con la difesa delle avversarie che, pur soffrendo riesce a tenere a bada le nostre attaccanti. Al 78° azione veloce di ripartenza che diventa macchinosa in area con Giacinti che impegna Evrard alla deviazione in corner. Nel finale è però Wullaert ad avere il pallone per chiudere la pratica calciando dal limite al termine di un contropiede e colpendo in pieno il palo a Giuliani battuta. Finisce qui con la delusione di un'Italia che si aspettava qualcosa di più e la gioia, inaspettata, del Belgio che vola ai quarti dove troverà la Svezia.
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