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tmw / sampdoria / Il Pagellone
Ekdal in ritardo. Augello senza timori. Attacco spuntatoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 26 gennaio 2020, 18:17Il Pagellone
di Paolo Paolillo
per Sampdorianews.net

Ekdal in ritardo. Augello senza timori. Attacco spuntato

Audero 6: partita sostanzialmente da spettatore, viene salvato dal palo sul fendente di Boga, nell'unica insidia vera che crea il Sassuolo in tutta la partita.

Bereszynski 6: buona partita del terzino polacco, che regge ed annulla Boga, non permettendo mai all'esterno neroverde di mettere la quinta. Si propone con buona lena in avanti, non trova mai il cross giusto. Diffidato, prende un giallo sanguinoso, perché salterà il delicato match contro il Napoli di lunedì prossimo e non c'è abbondanza in quel ruolo (dal 28' s.t. Vieira 5,5: non incide granché, si fa notare per un tiraccio nel recupero e poco altro).

Tonelli 6: buon esordio per l'ex Napoli. Cerca di impostare e lo fa anche discretamente, tant'è vero che il lancio, che costa il rosso a Peluso, è suo. Di testa e di posizione, si fa sentire. Tiene bene la posizione e comanda la difesa (dal 28' s.t. Regini s.v.: entra e fa il suo).

Colley 6: in difficoltà quando deve impostare, a volte sembra rimasto con la testa a Roma. Nella ripresa sale di giri e regala due anticipi di pregevole fattura, oltre che due sgroppate per portare la palla in avanti. Ci prova di testa su corner, ma non impatta bene e la palla sfila senza preoccupare Consigli.

Augello 6.5: esordio dal primo minuto per lui. Non sente l'emozione e non lascia spazio a Berardi, che su questo campo ha sempre fatto faville. In avanti ci va spesso e volentieri, senza far rimpiangere Murru. Non benissimo nei cross, ma prestazione incoraggiante. Finisce – stremato – coi crampi.

Ekdal 5,5: la caviglia in disordine lo condiziona e si vede. Parte col freno a mano tirato, nel primo tempo è poco dinamico e, qualche volta, in ritardo sul pallone. Nella ripresa, un po' meglio, avrebbe anche la palla buona, ma cincischia ritardando la conclusione, in piena area di rigore.

Thorsby 6: solita partita – viene oramai da dire – per il norvegese. Corre, lotta, stacca di testa, cambia gioco con buona tecnica, ci prova anche di testa su corner e prova a buttarsi in area di rigore quando serve. Inizia mezz'ala destra, poi centrale, poi finisce terzino. E spinge. Da lui, onestamente, non ci si può aspettare di più.

Linetty 6,5: Dio lo preservi in salute. Si, perché il polacco è, adesso, il centro energetico della squadra. Corre, ci mette la gamba, difende quel pallone come se fosse l'ultimo della sua carriera, prova l'iniziativa personale. Inizia a sinistra, poi va a destra quando esce Ramirez. In zona gol, non trova coordinazione nè spazio giusti, ma, dopo due gol consecutivi, non si può chiedere a lui di levare le castagne sempre dal fuoco.

Ramirez 6: si vede che non è al meglio. La garra c'è sempre, è lui l'unico in grado di far la differenza e saltare l'uomo. Lui, sempre, l'unico che prova a farlo. Impreciso a volte, lento e compassato altre, ma la salvezza passa – e tanto – dalle sue prove (dal 15' s.t. Caprari 5: male non per le esecuzioni tecniche, quelle le sbaglia chiunque. Atteggiamento non consono ad una squadra che si deve salvare. Dovrebbe sputare sangue e sudore, passeggia e si ferma ogni volta che perde palla. Non ce lo possiamo permettere).

Gabbiadini 6: ha il merito di buggerare Peluso che, stendendolo, guadagna anzitempo gli spogliatoi e, nel secondo tempo, insidiare seriamente Consigli, con un diagonale potente su cui è bravissimo l'estremo emiliano. Per il resto, qualche sponda, buono il dialogo coi compagni ma, negli ultimi venti minuti, sparisce.

Quagliarella 5.5: primo tempo di sacrificio. Tiene palla, fa salire e poco altro. Impegno raddoppiato nel secondo quando, con troppa frenesia, tenta la conclusione quando, magari, servirebbe un po' di pazienza in più. Pregevole la girata di sinistro, che sfiora l'incrocio dei pali.

All. Ranieri 6: la mossa Augello non fa rimpiangere Murru. Centrocampo di qualità, rinunciando alle corse di Jankto, per avere maggior palleggio. La Samp, però non gira come vorrebbe e inserisce Caprari per dare rapidità e imprevedibilità, ma il romano tradisce ancora una volta la sua fiducia. La rosa è corta, la condizione sembra non ottimale, al momento sta facendo le nozze coi fichi secchi.