THE STROKE OF GENIUS: la giocata in profondità di Schick

Patrik Schick aveva già incantato con giocate d'alta scuola e un goal da applausi, ma doveva ancora regalare la ciliegina sulla torta.

Scorre il 35', Regini lancia lungo dall'out sinistro, Quagliarella tiene botta sulla spinta del proprio marcatore, con la coda dell'occhio vede il movimento a tagliare di Schick e lo premia immediatamente girandosi in un fazzoletto e servendolo in profondità. Già fermandoci a questo punto potremmo già evidenziare diversi pregevoli dettagli che fanno la differenza, ma il talento ceco ci regala un'altra grande perla con un tacco a seguire che trova impreparato Rossettini, come praticamente la quasi totalità dei difensori di turno che si sarebbero trovati in quella situazione, e costringe Avelar a stenderlo sull'out.

Cartellino giallo per l'ex cagliaritano e in caduta un colpo alla spalla che costringerà il bomber doriano ad uscire una manciata di secondi dopo l'avvio della ripresa. In attesa di conoscere aggiornamenti sulle sue condizioni, non possiamo non soffermarci sulla classe cristallina di un talento dotato di elevato dinamismo nonostante le lunghe leve e delle innate caratteristiche dell'attaccante di razza, il veterano che si è già fatto una carriera a suon di goal.

Il movimento a tagliare eludendo la tattica dell'offside, allargando il gioco e consentendo al tempo stesso ai centrocampisti di aggredire gli spazi nella zona centrale. Un tocco di tacco in piena corsa che ha vanificato il tentativo in anticipo del difensore e si è trasformato in un modo per autolanciarsi in profondità. Stasera sul campo del Toro non ci sono dubbi sul fatto che Patrik Schick abbia dato ulteriore dimostrazione della capacità di mettere il proprio talento al servizio della squadra, restando nel cuore della gara e non dando punti di riferimento agli avversari.