Sport e sentimenti, in un docu la Sampdoria di Mancini e Vialli
Al Tff l'opera di Paolo Mantovani "Una storia d'amore"
(ANSA) - TORINO, 26 NOV - "Sì era una storia d'amore, amore per l'altro. Non solo tra me e Vialli, ma anche verso il nostro presidente Paolo Mantovani e tra me e i sedici giocatori della squadra. C'era tanta chimica tra noi" cosi Roberto Mancini parla del documentario LA BELLA STAGIONE di Marco Ponti presentato oggi Fuori Concorso al Torino Film Festival nella sezione Ritratti e Paesaggi e che uscirà nelle sale dal 28 novembre al 1° dicembre distribuito da 01 Distribution. E replica Gianluca Vialli: "È una storia più che sportiva. C'erano amore, amicizia profonda e il calcio era quasi di contorno". Genova 1990, una giovane squadra, la Sampdoria di Vialli e Mancini, intraprende un'avventura epica che cambierà per sempre la storia del calcio italiano.
Un'incredibile cavalcata verso il campionato italiano e sfiorando poi il trionfo nella Coppa dei Campioni dell'anno successivo, fermandosi solo di fronte al Barcellona allenato da Johan Cruijff. Ma quello che racconta questo bel documentario di Ponti è soprattutto una storia di amicizia e di un tempo "irripetibile" così lo definisce Mancini:"Intanto eravamo una squadra di tutti italiani e che non vedeva l'ora di allenarsi dopo i riposi. Ora invece si fa fatica a far scendere in campo i giocatori. Era un momento irripetibile, una magia che si creata con un presidente che ci ha coinvolti nel suo sogno. Avremmo potuto andare in altre squadre, ma non l'abbiamo fatto". (ANSA).
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