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Dal 4-3-1-2 al tridente: come cambia la Sampdoria con Di Francesco
Ancora poche ore e poi arriverà l’ufficialità. Eusebio Di Francesco sarà il nuovo tecnico della Sampdoria. Sarà infatti l’ex allenatore di Roma e Sassuolo a sostituire Marco Giampaolo sulla panchina blucerchiata. Un contratto triennale per lui e la possibilità di dare continuità oppure, chissà, aprire un nuovo ciclo. La provenienza è la stessa dell’attuale tecnico del Milan, abruzzese. Da Giulianova a Pescara il passo è breve, appena 53 chilometri di distanza, ma i sistemi di gioco e il modo di impiegare i giocatori sono differenti.
Dal 4-3-1-2 al tridente - Se Giampaolo, il cui operato all’ombra della Lanterna va sottolineato è stato ottimo, veniva accusato di eccessivo utilizzo dello schema a lui caro il 4-3-1-2, altrettanto non si può dire di Di Francesco. Il sistema di gioco più utilizzato è il 4-3-3 e quindi chissà che alcuni giocatori attualmente in rosa possano essere riutilizzati. Il primo nome che viene in mente è Gregoire Defrel, già avuto da DiFra ai tempi del Sassuolo e del primo anno a Roma nel ruolo di esterno d’attacco. Il secondo è Manolo Gabbiadini, investimento importante della società blucerchiata e reduce da una seconda parte di campionato in chiaroscuro.
Poco spazio ai trequartisti - Chi invece potrebbe non trovare spazio nel nuovo assetto sono i trequartisti. Sebbene a Roma Di Francesco ha utilizzato anche il 4-2-3-1 e il 3-4-1-2, quest’ultimo nella trionfale gara interna contro il Barcellona che è valsa la semifinale di Champions League, il ruolo dell’uomo dietro le punte potrebbe non essere contemplato. Fra i possibili partenti quindi, oltre a Saponara che aveva già le valigie in mano, potrebbe esserci Gaston Ramirez. La costante però è la retroguardia a quattro che perderà due pedine come Andersen, ambito sul mercato, e Tonelli, che non è stato riscattato dalla società di Corte Lambruschini che ha accolto Chabot.
Dal 4-3-1-2 al tridente - Se Giampaolo, il cui operato all’ombra della Lanterna va sottolineato è stato ottimo, veniva accusato di eccessivo utilizzo dello schema a lui caro il 4-3-1-2, altrettanto non si può dire di Di Francesco. Il sistema di gioco più utilizzato è il 4-3-3 e quindi chissà che alcuni giocatori attualmente in rosa possano essere riutilizzati. Il primo nome che viene in mente è Gregoire Defrel, già avuto da DiFra ai tempi del Sassuolo e del primo anno a Roma nel ruolo di esterno d’attacco. Il secondo è Manolo Gabbiadini, investimento importante della società blucerchiata e reduce da una seconda parte di campionato in chiaroscuro.
Poco spazio ai trequartisti - Chi invece potrebbe non trovare spazio nel nuovo assetto sono i trequartisti. Sebbene a Roma Di Francesco ha utilizzato anche il 4-2-3-1 e il 3-4-1-2, quest’ultimo nella trionfale gara interna contro il Barcellona che è valsa la semifinale di Champions League, il ruolo dell’uomo dietro le punte potrebbe non essere contemplato. Fra i possibili partenti quindi, oltre a Saponara che aveva già le valigie in mano, potrebbe esserci Gaston Ramirez. La costante però è la retroguardia a quattro che perderà due pedine come Andersen, ambito sul mercato, e Tonelli, che non è stato riscattato dalla società di Corte Lambruschini che ha accolto Chabot.
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