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Maxime Lopez: "Sassuolo, che gioia. Sogno un top club ma c'è tempo"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 4 gennaio 2022, 19:13News
di Redazione SN
per Sassuolonews.net

Maxime Lopez: "Sassuolo, che gioia. Sogno un top club ma c'è tempo"

Le parole di Maxime Lopez, centrocampista del Sassuolo, ex Marsiglia, sull'esperienza in neroverde e anche in Francia, tra passato, presente e futuro

Lunga intervista ai microfoni de Le Parisien per Maxime Lopez, centrocampista del Sassuolo, ex Marsiglia. Il francese ha parlato della sua esperienza in Italia ma anche dei suoi trascorsi in Francia: "A Sassuolo ho riscoperto la semplice gioia di stare in campo. Sono investito di responsabilità. Mi sento capace di affrontarle, di essere un leader. Il mio bilancio sul Sassuolo è molto positivo. La filosofia del club mi corrisponde totalmente. Lo vedi quando mi guardi giocare, sono soddisfatto. Non ero più felice all'OM perché non giocavo già da molti mesi. A nessuno piace stare in panchina. L'ho detto altre volte, ma se non avessi reagito, mi sarei perso".

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Ancora Maxime Lopez sull'avventura a Marsiglia: "Quando passi da Marsiglia, continuiamo ad interessarci a te, anche dopo che te ne sei andato. Ed è successo così anche a me. Dopo il mio gol contro la Juventus, ho ricevuto, ad esempio, tantissimi messaggi dai tifosi del Marsiglia sui miei social. Quando vivi a Marsiglia, lì tutto si amplifica. Sono piuttosto un casalingo. Con la mia ragazza condividiamo questa preoccupazione per la discrezione. Qui le persone a volte mi riconoscono per strada, ma non vengono spontaneamente ad avvicinarsi a me".

Sul futuro e poi ancora sul passato al Marsiglia (Maxime è nato a Marsiglia, è figlio dell'OM): "La vita è scandita da obiettivi. In definitiva, voglio volare più in alto, entrare in un top club, senza saltare le tappe. Mi piace molto stare qui a Sassuolo. Sto cominciando a parlare correttamente la lingua, per poter rilasciare interviste in italiano. La presenza negli spogliatoi di un altro marsigliese, Jérémie Boga, ha facilitato la mia integrazione. L'OM rimane il mio più grande orgoglio. Ho realizzato il mio sogno, quello di mio padre e di mio fratello. La Nazionale francese? Nel mio ruolo devo affrontare una dura competizione, con molti giocatori di talento. Ma ci penso, perché negarlo? Sta a me essere lavorare sodo e convincere il c.t. a convocarmi. L'esempio di Veretout è stimolante. Prima di essere convocato si è fatto un nome in Serie A".

La chiosa di Maxime Lopez: "Come ho già detto, che le persone mi amino o no, non possono togliermi quello che sono stato lì per quattro stagioni all'OM . Non mi pento di nulla. Ora però la pagina è decisamente voltata. Ho una nuova storia da scrivere. Lasciare l'OM non è stato facile. Mentalmente, è stato un po' difficile all'inizio tagliare il cordone, ma non così tanto in fondo. Ho lasciato, credo, un'immagine positiva all'OM. Mi ha forgiato mentalmente. Se è più difficile avere successo all'OM da marsigliese? Tutto è legato alla politica del club. Voglio che ne sia una prova il Barça, dove oggi tanti giovani sono allineati con la visione del club. Ogni giorno c'è una grande pressione dai tifosi, dalla stampa. Lo abbiamo visto di nuovo in tempi difficili. A volte è difficile da sopportare e da accettare. Ma penso che essere marsigliese sia stato un punto di forza. I miei primi passi da professionista hanno coinciso con l'acquisizione dell'OM da parte di McCourt. C'era, poi, tra i dirigenti la volontà di promuovere un giovane del centro. Io ero lì al momento giusto".