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TMW RADIO - Di Gennaro: "La partenza di Ronaldo ha dato motivazioni in più alla Juventus"
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Antonio Di Gennaro, opinionista Tmwradio, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex centrocampista Antonio Di Gennaro, oggi commentatore tv e opinionista di TMW Radio, è intervenuto in diretta durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "La partenza di Ronaldo ha dato motivazioni in più alla Juventus, con lo spostamento di un campione di quel calibro sono arrivati gli stimoli. Allegri poi nei momenti difficili tira fuori il meglio di sé. Ora ha improntato la sua squadra al badare al sodo, all'essere pratica. L'unica partita veramente sbagliata è stata quella con l'Empoli in casa, nelle altre sono subentrati errori tecnici dei singoli. Importante aver ritrovato la solidità difensiva".
Andrà fino in fondo così?
"Tra poco dovrebbe rientrare Dybala, colui che diventerà l'uomo-simbolo con il rinnovo. Prima dell'infortunio stava facendo molto bene ma ora c'è di nuovo Morata al 100%, poi Kulusevski... Per rientrare nella lotta ai primi quattro posti dovranno avere un apporto massimale dai centrocampisti. Può succedere di tutto, ricordiamoci che il Napoli a gennaio ha la Coppa d'Africa che gli toglierà tutta la colonna centrale... Questo campionato è davvero imprevedibile".
Che è successo ieri all'Atalanta nel secondo tempo?
"Ha perso smalto e forza, una cosa comune per le squadre di Gasperini. Poi contro avevano una squadra forte, giocavano all'Old Trafford... Le assenze in difesa possono aver pesato, ma quest'anno c'è la sensazione di una squadra quasi a metà. Quel recupero del Manchester United mi ha sorpreso, anche se forse loro sono più abituati".
Solskjaer ha tenuto Pogba fuori per un'ora.
"Non so, magari è un messaggio per lui e per il rinnovo... Certo, Pogba mi sembra abbia fatto un ulteriore salto di qualità e l'assenza di ieri mi ha sorpreso molto".
Il Napoli se vince a Roma scappa via?
"Già è in fuga, il Milan è l'unica a stargli dietro nonostante le assenze. Non era semplice per Spalletti dopo il mancato piazzamento Champions dello scorso anno, ma ha preso subito in mano la situazione da allenatore bravo qual è. Vincessero a Roma, come prima cosa, ridimensionerebbero la squadra di Mourinho, oltre che lanciare un segnale: puntare con forza allo Scudetto".
Perché la figura di De Zerbi in Italia divide così tanto?
"Al Sassuolo ha avuto tempo e fiducia dalla società, ora ha provato a portare il suo calcio in una realtà diversa. La sconfitta in Champions ha imposto un duro ridimensionamento e forse qualche valutazione rivista. A me dispiace se perde, non dimentichiamoci che l'Italia ha preso e continua a prendere giocatori del suo Sassuolo".
Andrà fino in fondo così?
"Tra poco dovrebbe rientrare Dybala, colui che diventerà l'uomo-simbolo con il rinnovo. Prima dell'infortunio stava facendo molto bene ma ora c'è di nuovo Morata al 100%, poi Kulusevski... Per rientrare nella lotta ai primi quattro posti dovranno avere un apporto massimale dai centrocampisti. Può succedere di tutto, ricordiamoci che il Napoli a gennaio ha la Coppa d'Africa che gli toglierà tutta la colonna centrale... Questo campionato è davvero imprevedibile".
Che è successo ieri all'Atalanta nel secondo tempo?
"Ha perso smalto e forza, una cosa comune per le squadre di Gasperini. Poi contro avevano una squadra forte, giocavano all'Old Trafford... Le assenze in difesa possono aver pesato, ma quest'anno c'è la sensazione di una squadra quasi a metà. Quel recupero del Manchester United mi ha sorpreso, anche se forse loro sono più abituati".
Solskjaer ha tenuto Pogba fuori per un'ora.
"Non so, magari è un messaggio per lui e per il rinnovo... Certo, Pogba mi sembra abbia fatto un ulteriore salto di qualità e l'assenza di ieri mi ha sorpreso molto".
Il Napoli se vince a Roma scappa via?
"Già è in fuga, il Milan è l'unica a stargli dietro nonostante le assenze. Non era semplice per Spalletti dopo il mancato piazzamento Champions dello scorso anno, ma ha preso subito in mano la situazione da allenatore bravo qual è. Vincessero a Roma, come prima cosa, ridimensionerebbero la squadra di Mourinho, oltre che lanciare un segnale: puntare con forza allo Scudetto".
Perché la figura di De Zerbi in Italia divide così tanto?
"Al Sassuolo ha avuto tempo e fiducia dalla società, ora ha provato a portare il suo calcio in una realtà diversa. La sconfitta in Champions ha imposto un duro ridimensionamento e forse qualche valutazione rivista. A me dispiace se perde, non dimentichiamoci che l'Italia ha preso e continua a prendere giocatori del suo Sassuolo".
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