È la Francia o l'Italia del 1998? Talento ma poche idee
Sei punti in classifica, primo posto non ancora archiviato - se lo giocherà contro la Danimarca fra qualche giorno - ma nessuna goleada, neanche sfiorata, anzi. La Francia si adagia sulla propria solidità difensiva, messa a dura prova dal fallo di mano di Umtiti nella gara contro l'Australia e dallo schiaffo al palo di Aquino, dalla distanza, nel secondo tempo con il Perù. E quelli davanti? Il tridente da più di 500 milioni, tra Dembelé, Griezmann e Mbappé, non gira al meglio, tanto che l'ala del Barcellona finisce in panchina. Giroud è forse uno dei più positivi. Griezmann inanella la solita sostituzione, dopo aver giocare una partita di sacrificio. Mbappé ha l'enorme pregio di firmare l'1-0, a 19 anni e 6 mesi (circa).
E così la Francia sembra l'Italia del 1998, con la differenza che il Cile era probabilmente più forte dell'Australia (con Salas e Zamorano, anche semplice) mentre Camerun e Austria erano poco meno di sparring partner. Il bel gioco non c'è, probabilmente l'idea è stata quella di partire con calma per poi crescere. E per ora Deschamps ha ragione.