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Ad Roma: "Totti? Nuova carriera qui. Vorremmo proseguire con Spalletti"

Ad Roma: "Totti? Nuova carriera qui. Vorremmo proseguire con Spalletti"
© foto di Antonio Vitiello
lunedì 15 maggio 2017, 10:452017
di Ivan Cardia

Umberto Gandini, amministratore delegato della Roma, festeggia il 3-1 rifilato ieri alla Juventus, ospite di Radio anch'io lo sport su Radio Uno: "Serata fantastica, che ha esaltato l'eccellente lavoro del tecnico, dello staff e della squadra. Aspettavamo questa gara dall'andata, è una partite che ci certifica il secondo posto con due partite da giocare. È difficile pensare in grande, ma è il coronamento della stagione".

Totti è uscito dal campo senza salutare.
"La partita contro il Genoa è tutta esaurita, ci sarà una cornice di pubblico straordinaria. Come la merita un campione assoluto del calibro di Francesco. Ieri ha esultato con i compagni, è stato contento, bisogna capire che è un momento difficile. Con grande serenità e grande affetto, avrà una nuova carriera nella Roma, gli staremo affianco".

Lui ha fatto capire che non è detto che il 28 maggio sarà la sua ultima gara. Ha altre offerte?
"Onestamente non sono nella sua testa e non sono al corrente di cose di questo tipo. Mi piace sottolineare il grande affetto che lui ha per questa società e che tutta la città ha per lui, ora che va verso un momento decisivo nella sua carriera".

La Roma merita il secondo posto, ma è uscita male dall'Europa League. È questo il rimpianto?
"È una squadra che ha sbagliato una settimana. Siamo usciti bene dalla gara con l'Inter, poi tre partite hanno pregiudicato il cammino. Mancano due giornate, si poteva fare di più, ma siamo contenti del lavoro fatto".

Si è parlato troppo di questa Roma?
"È una caratteristica di questa squadra, del rapporto viscerale con la città. Io sono arrivato in corso d'opera, non voglio prendermi alcun titolo, alcun merito, se non quello di aver cercato di capirla. Non abbiamo mai dichiarato ai quattro venti che avremmo cercato di vincere lo scudetto, ma che avremmo cercato di essere competitivi e cercheremo di esserlo fino alla fine".

Capitolo Spalletti: chi sarà il futuro allenatore della Roma?
"Tutte le ipotesi sono aperte. Siamo rimasti d'accordo con il mister, a cui va un plauso, di sederci a un tavolo per decidere il futuro. La nostra intenzione è di tenerlo, se vorrà fare altro percorreremo altre squadre".

Avete già pronta l'alternativa quindi.
"Sicuramente ci stiamo pensando, non siamo abituati a farci trovare impreparati".

La tifoseria è divisa fra il supporto a Spalletti
"L'unica cosa che conta è la Roma, non è bello avere partiti. Francesco si sta comportando come ha sempre fatto: da grande professionista, sta facendo la sua figura mettendosi a disposizione dell'allenatore. Zero polemiche. Le prossime due gare sono decisive, andiamo passo per passo: vinciamo col Chievo, poi penseremo all'ultima partita. In ogni caso, l'ultima col Genoa sarà l'occasione per applaudire uno dei più grandi campioni nella storia del calcio italiano".

Meglio un allenatore italiano o straniero? Al Milan ha avuto Tabarez e Terim, che non hanno fatto benissimo.
"È opinabile. Sicuramente la scuola italiana è di altissimo livello. Lo dimostrano Ancelotti, Conte, Ranieri. Dipende dalle circostanze: se un allenatore si riesce a calare nel contesto tattico del calcio italiano può fare bene. La storia insegna che pochi allenatori stranieri hanno fatto bene nel campionato italiano e che i pochi a farlo vi avevano giocato, come Liedholm".

Che programmi avete per il futuro?
"Il presidente Pallotta ha fatto un lavoro straordinario nel convincere Monchi a lasciare Siviglia per scegliere un progetto, una visione. Non è poco".