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Bayern Monaco, sorride solo il risultato. Così non si vince la Champions

Bayern Monaco, sorride solo il risultato. Così non si vince la ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 6 aprile 2016, 07:002016
di Raimondo De Magistris

Tanti campioni, ma poca armonia. Molte giocate individuali, ma poche individualità al servizio del gruppo. Dopo aver strappato la qualificazione ai quarti di finale per il rotto della cuffia, il Bayern Monaco continua a non convincere in Champions. In teoria, insieme al Barcellona, la squadra bavarese dovrebbe essere la grande favorita per la vittoria di questa competizione. In pratica, anche ieri sera all'Allianz Arena i padroni di casa hanno faticato tantissimo, battendo di misura un Benfica che avrebbe meritato qualcosa in più.
E dire che la gara s'era messa immediatamente in discesa. Dopo 100 secondi Arturo Vidal ha finalizzato con uno dei suoi classici inserimenti una bella azione corale dei padroni di casa. Una bella rete che non ha fatto da preludio a una buona prestazione. Chi a quel punto si aspettava una goleada è rimasto deluso perché nei successivi 88 minuti hanno giocato decisamente meglio gli ospiti. Padroni del campo per larghi tratti della partita.


Il Bayern come prevedibile ha vinto la sfida del possesso palla, ma più che il tiki-taka di guardoliana memoria è sembrato il piccolo trotto. Le occasioni più importanti sono state create proprio dai ragazzi di Rui Vitória, con Jonas che conferma di essere alle prese con la stagione più importante della sua carriera. Tra la fine del primo tempo e il 65esimo tanti i pericoli dalle parti di Neuer che è comunque riuscito a blindare una porta più volte in pericolo. Poi il Bayern, respinto a fatica l'assalto, è tornato ad affacciarsi in avanti e nel finale ha anche sfiorato il raddoppio.
Un finale in crescendo che non cambia la sostanza. In teoria, il discorso qualificazione doveva essere chiuso già dopo la gara d'andata. In pratica, il Benfica a Lisbona avrà tutte le carte in regola per ribaltare il discorso qualificazione. Questo Bayern è tutto tranne che una corazzata.