Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Berbatov, Tevez, il sogno di Lee Young Pyo. I precedenti del caso Malcom

Berbatov, Tevez, il sogno di Lee Young Pyo. I precedenti del caso MalcomTUTTO mercato WEB
© foto di Allstar/Image Sport
martedì 24 luglio 2018, 11:152018
di Simone Bernabei

Il caso Malcom ha scosso la Capitale e più in generale il mercato italiano. Accordo fra Roma e Bordeaux, comunicati del caso, tifosi in aeroporto ad aspettarlo, improvviso dietrofront. Per colpa dell'inserimento del Barcellona, pare. Un caso di mercato singolare vista la ricostruzione della vicenda, ma che ha comunque dei precedenti proprio legati alla nostra Serie A.
Il caso più lampante è quello di Dimitar Berbatov con la Fiorentina. Era l'estate del 2012 e all'aeroporto Vespucci di Firenze dirigenti, giornalisti e tifosi stavano aspettando l'attaccante bulgaro promesso sposo della Viola. Un'attesa vana, visto che il giocatore sfruttò lo scalo di Monaco di Baviera per riaccendere il telefonino e leggere il messaggio della Juventus. Una lusinga importante che convinse Berbatov a temporeggiare e a non salire sull'aereo (pagato dalla Fiorentina) per il capoluogo toscano. L'incredulità lasciò presto spazio alla rabbia, con tanto di comunicato al vetriolo della società gigliata contro la Juve. Peccato che poi, poche ore dopo, lo stesso Berbatov si rese protagonista di una nuova clamorosa retromarcia, imbarcandosi nuovamente per l'Inghilterra dove firmò, questa volta davvero, col Fulham.
Altro caso simile, anzi forse addirittura più clamoroso, è quello che ha come protagonisti ancora la Fiorentina e Sergej Milinkovic-Savic.

"Scusatemi ma non posso davvero firmare", si giustificò il talentuoso giocatore individuato dai viola nel Genk. Era arrivato a Firenze, si era recato all'interno dello stadio Franchi per la firma sul contratto, salvo poi fare marcia indietro per motivi non ancora chiari. Il ds Pradé, ai tempi, liquidò la questione così: "Non preghiamo nessuno di venire con noi". Dopo pochi giorni il giocatore firmò per la Lazio.
A gennaio 2012 anche il Milan incappò in clamoroso rifiuto last second. Adriano Galliani aveva incontrato a pranzo Carlos Tevez per chiudere l'arrivo dell'Apache in rossonero e l'ottimismo che filtrava dal club rossonero era totale. Peccato che dopo quell'incontro l'affare saltò e Tevez tornò nella sua Manchester. Con Pato che a quel punto non fu liberato per il PSG.
Chiusura con un altro caso che riguarda la Roma, seppur per un'operazione di minor grido rispetto a quella che poteva (potrebbe) essere Malcom: era l'estate del 2006 e i giallorossi avevano chiuso con il Tottenham per il sudcoreano Lee Young Pyo, atteso nella Capitale nelle ore successive. Valigie fatte e biglietto pronto per la mattina seguente, peccato che nella notte al religiosissimo Lee Young Pyo comparve in sogno Dio che gli 'sconsigliò' la destinazione giallorossa. E l'affare, ovviamente, sfumò.