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#Berlusconi80: così il presidente del Milan ha cambiato il calcio

#Berlusconi80: così il presidente del Milan ha cambiato il calcioTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
giovedì 29 settembre 2016, 11:452016
di Raimondo De Magistris

Per comprendere l'impatto che Silvio Berlusconi, presidente del Milan che oggi compie 80 anni, ha avuto sul mondo del calcio basta osservare le riforme che il numero uno rossonero ha favorito o caldeggiato negli ultimi 30 anni. Piombato nel mondo del calcio nel 1986, Berlusconi ha reso grande il Milan con 28 trofei conquistati e grazie un modello gestionale in evidente rottura rispetto a quelli passati, passando da una società a conduzione familiare a un club che non è diverso da altre aziende e deve competere sul mercato. Berlusconi è stato il primo a cambiare il volto di una società calcistica, a capire che la forma spesso - per lui sempre - è più importante della sostanza. E che le tv in questo sport, che è sempre più uno show, giocano un ruolo fondamentale. Già, le televisioni. Quelle che possono e devono dare visibilità a presentazioni spettacolari e a campioni capaci di trasformarsi in star davanti a una macchina da presa.
Berlusconi è stato anche tra i sostenitori della nuova Champions League.

Non più una Coppa con poche sfide durante la stagione, ma un vero e proprio campionato d'élite che il suo Milan ha disputato spesso e vinto più volte. Per giocare sempre più spesso, necessario l'allargamento delle rose, un turnover sempre più sistematico che Berlusconi ha favorito inserendo nelle sue squadre sempre più campioni.
Questo, e tanto altro, è stato Berlusconi. Un presidente discusso e discutibile, ma che ha dato il via a un nuovo modo di gestire il calcio. Marketing, comunicazione, Champions League, televisioni, diritti d'immagine e diritti tv sono, adesso, ordinaria amministrazione. Ma 30 anni fa non era affatto così.