Black Friday - Belotti non vale più i 100 milioni della clausola

"O arriva un'offerta da 100 milioni di euro o resta con noi". Chi, in estate, non ha sentito almeno una volta questa frase pronunciata da Urbano Cairo in merito al futuro di Andrea Belotti? Probabilmente tutti, almeno tra coloro che seguono quotidianamente le vicende di calciomercato.
A tutti i club interessati, ma anche dinanzi alle telecamere, il presidente del Torino ha risposto sempre allo stesso modo. Perché Belotti nella passata stagione ha lasciato intravedere doti da grandissimo centravanti, ha presto superato quota 20 reti in campionato e ha fino alla fine dato filo da torcere a Dzeko per lo scettro della classifica cannonieri. Arrivando davanti a centravanti del calibro di Higuain e Icardi.
E allora 'No, grazie' a tutte le offerte arrivate, anche a un Milan che era pronto a mettere sul piatto 55-60 milioni di euro più i cartellini di Mbaye Niang e Gabriel Paletta.

PERCHÉ VALE MENO - Quest'anno Belotti è però ancora a quota tre gol. E la colpa non è solo di un problemino al ginocchio che l'ha tenuto fuori per tre giornate di campionato. E' partito forte con tre reti nei primi cinque turni, poi s'è spento inciampando in una mini-crisi accentuata dal disastro Nazionale. Perché lì, con l'Italia, doveva dimostrare di poter fare la differenza nelle gare che contano, quelle che scottano. E invece nel doppio confronto con la Svezia ha confermato che non avere abitudine a giocare in campo europeo conta quando aumenta la posta in palio.
Se quindi già in estate si faticava a dare a Belotti un valore di 100 milioni di euro (non a caso un'offerta di quel genere non è arrivata), adesso realisticamente non si può valutare il centravanti granata più di 45-50 milioni. Offerte che - se il Torino non avrà più grossi obiettivi di classifica - potrebbero esser prese in considerazioni già a gennaio.

LA SCHEDA
Andrea Belotti
Nato il 20 dicembre 1993
Ruolo centravanti
Ha un contratto col Torino fino al 30 giugno 2021