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Bonucci e il principio di Le Châtelier

Bonucci e il principio di Le ChâtelierTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 20 ottobre 2017, 14:302017
di Ivan Cardia

Il principio di Le Châtelier è un principio di termodinamica chimica, secondo il quale ogni sistema tende a reagire ad una perturbazione impostagli dall'esterno minimizzandone gli effetti. Sembra un po' quello che sta facendo il Milan con Leonardo Bonucci. "I tifosi mi hanno chiesto se sarò in grado di spostare gli equilibri. Lavorerò per riuscirci". Parole e musica dello stesso difensore centrale, che via Twitter lo scorso 17 luglio parlava così della sua nuova avventura a tinte rossonere. Parole che, a tre mesi di distanza, pesano fin troppo sui suoi primi mesi di Milan, con l'ironia che ne consegue sui social. Tre mesi deludenti, oggettivamente: il Bonucci della Juventus, per ora a San Siro non si è visto.

D'altra parte, il contesto, tattico e non solo, è cambiato: da guida soprattutto tecnica di una linea difensiva fortissima, il centrale viterbese ha dovuto assumere il ruolo di leader a tutto tondo di una difesa praticamente tutta da rifare. Anche il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2, fin qui improvvido, è dovuto alla necessità di esaltare le sue caratteristiche. E il ruolo di guida dello spogliatoio, con tanto di fascia da capitano sul braccio, pesa nelle dinamiche della squadra, con qualche "senatore" (da Bonaventura in giù) che a quell'incarico avrebbe anche potuto ambire. A tre mesi dall'investimento più oneroso dello scorso mercato, è difficile e pure ingiusto dare un giudizio che per forza di cose definitivo non può essere. Il nuovo Milan aveva e ha bisogno di tempo per formare equilibri e gerarchie, in campo ma anche fuori. Il tentativo di forzare questo processo, quello sì, per ora non ha però portato grandi frutti.