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Bonucci su Real-Juve: "Buffon? Io non avrei tenuto a bada i miei istinti"

Bonucci su Real-Juve: "Buffon? Io non avrei tenuto a bada i miei istinti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 16 aprile 2018, 23:452018
di Michele Pavese
fonte premiumsporthd.it

Leonardo Bonucci, capitano del Milan, ha parlato ai microfoni di Premium Sport dei temi più caldi degli ultimi giorni: "In Europa è stata una settimana ricca di emozioni. Sono molto contento per la Roma e dispiaciuto per la Juventus perché fare tre gol al Bernabeu non è una cosa da tutti i giorni. Poi c’è stato questo episodio dubbio nel finale, ma hanno dimostrato di essere all’altezza. Il calcio è fatto di episodi che possono capitare. Se ho pensato, ‘meno male che non sono lì’ quando ha fischiato il rigore? Sì, l’ho pensato, perché forse non avrei saputo tenere a freno i miei istinti”.

Lo stesso istinto che ha avuto Donnarumma su Milik: "Per noi era importante un punto ieri e ho esultato alla parata di Gigio come se avesse fatto un gol, perché di fatto è valsa come un gol. Sono stato fortunato ad avere come compagno Buffon che è stato il più migliore della storia del calcio e ora gioco con Gigio che può diventare uno dei più forti. Deve restare leggero, non sentire le pressioni perché solo così può crescere. Più stupito dalla rovesciata di Ronaldo o dalla parata di Donnarumma? Sono stati due grandi gesti tecnici".

Sul Milan: "Stiamo crescendo, abbiamo avuto un po’ di difficoltà nei primi mesi ma adesso ha iniziato a gattonare. Il momento più difficile sono stati i primi mesi, non capivamo dove erano gli errori e non miglioravamo, poi fortunatamente siamo cresciuti e abbiamo iniziato una rincorsa in cui abbiamo speso molte energie. Non mi aspettavo di essere terzi nel girone di ritorno, ma ci speravo. Significa che stiamo facendo bene e che stiamo diventando ancora più squadra per fare il salto di qualità. Il segreto è la difesa? Come dico sempre la difesa non è composta solo dai quattro difensori, bisogna parlare di fase difensiva. Perché quando un attaccante è a 20 metri da noi difensori, si riduce lo spazio per gli altri e agevola il nostro compito. È merito di Gattuso che ci ha inculcato questo modo di difendere e di cercare trame di gioco che ci hanno permesso di essere terzi nel girone di ritorno. Io spero di fare il capitano al meglio. Mi sono messo a disposizione e ho sempre cercato di essere me stesso in ogni occasione. Ho sbagliato, ho fatto altre cose buone, ma credo di aver portato esperienza a un gruppo giovane. Sono contento di essere il capitano di questa squadra. Il Torino di Mazzarri? Si sono ripresi alla grande, ora sono una squadra, esprimono un buon calcio e dovremo stare attenti. Ma abbiamo l’obbligo di vincere"