Caso Ljajic: nel derby un'altra panchina. Ora un ex Juve per rilanciarlo?
Da quando è arrivato Walter Mazzarri per lui non sembra più esserci spazio. Con Mihajlovic, era uno dei calciatori più importanti e rappresentativi del Torino, mentre adesso non vede più il campo. E anche ieri, nell'attesissimo derby della Mole, non è praticamente mai sceso in campo.
Adem Ljajic è alle prese col punto più basso da quando ha deciso di intraprendere la sua avventura granata: non scende in campo da oltre due mesi e non solo a causa dell'infortunio al bicipite femorale rimediato a fine dicembre. Il calciatore serbo è pienamente recuperato, ma il nuovo ciclo Mazzarri non contempla la sua presenza.
La giornata di ieri, in un derby in cui il Torinonon s'è mai reso pericoloso, sembrava potesse essere quella giusta per rivederlo sul terreno di gioco. Così non è stato, con il tecnico di San Vincenzo che non solo l'ha escluso dall'undici titolare, ma a gara in corso gli ha preferito Niang prima ed Edera poi.
Come già accaduto nel recente passato.
A questo punto, non è da escludere nemmeno una sua partenza. Ci sta lavorando il suo procuratore Fali Ramadani, procuratore che ha ottimi rapporti con lo Spartak Mosca e che nel club moscovita ha già portato un paio di settimane fa Nikola Maksimovic. La formula del trasferimento potrebbe essere la stessa definita per il trasferimento del difensore del Napoli: prestito secco. Un'operazione utile per ritrovare confidenza col terreno di gioco grazie all'aiuto di un ex pilastro della Juventus come Massimo Carrera.