Cassano saluta il calcio. Con le stesse parole usate il 24 luglio 2017
Carriera fuori dagli schemi. Un talento unico, cristallino. Per Totti, il miglior calciatore mai avuto al suo fianco. Ma anche il più irregolare, una sregolatezza che l'attaccante barese non ha mai nascosto, né voluto nascondere. E che l'ha portato a vivere una carriera unica, divertente, ma avara di successi. O, almeno, arrivati in tono minore rispetto alle sue potenzialità. Una carriera che si conclude oggi, con Cassano che tramite una lettera ha annunciato il suo addio. "Per giocare a pallone servono passione e talento ma soprattutto ci vuole determinazione e io in questo momento ho altre priorità", ha scritto quest'oggi Cassano.
Addio definitivo? Verrebbe da dire di sì. Anche se con Cassano mai dire mai. Del resto, non è la prima volta. E già il 24 luglio 2017, quando decise di lasciare il ritiro dell'Hellas Verona, annunciò l'addio al calcio giocato. Con parole abbastanza simili: "Chiedo scusa alla città di Verona, a tutti i tifosi, al presidente Maurizio Setti, al direttore sportivo Filippo Fusco, all'allenatore Fabio Pecchia, ai miei compagni di squadra e allo staff medico e tecnico. Per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita, e in questo momento sento che la mia priorità è rappresentata dal fatto di stare vicino ai miei figli e a mia moglie".