Cinesi d'Inghilterra: ridono City e Wolves. Ma tanti sono in crisi
Una delle tematiche centrali di discussione in queste ore sono le proprietà cinesi del calcio internazionale. Le inchieste sul Milan, la distanza di Suning dall'Inter, sono gli spunti per fotografare, in questo momento, lo stato dell'arte di un football sempre più sinocentrico nel Vecchio Continente. City Football Group, fondo che detiene tra le altre anche il Manchester City, è per il 20% di China Media Capital. CFG ha intenzione di acquisire anche un club in Chinese Premier League, intanto sorride per la prima posizione dei Citizens. Male invece il Southampton e il WBA: i Saints sono di Lander Sports e viaggiano sorprendentemente in zona retrocessione. Ultimo è il West Brom, nelle mani di Yunkyi Goukai Shanghai Sports Development Limited. In Championship, bene in due: il Wolverhampton di Fosun e l'Aston Villa di Tony Xia, numero uno di Recon Group ma viaggiano in bassissima classifica il Reading di Renhe Commercial, il Birmingham City di TTA e peggio ancora il Barnsley di Chien Lee, anche proprietario del Nizza in Francia. Guangzhou 5uSport ha il Northampton, club di terza serie britannica ma non va meglio con il diciannovesimo posto in classifica.
Manchester City - 1° in Premier League
Southampton - 18° in Premier League
West Browmich Albion - 20° in Premier League
Wolverhampton - 1° in Championship
Aston Villa - 3° in Championship
Reading - 18° in Championship
Birmingham City - 19° in Championship
Barnsley - 22° in Championship
Northampton United - 19° in League One