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Cosa succede al Napoli?

Cosa succede al Napoli?TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 7 dicembre 2017, 07:002017
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Rotterdam, Raimondo De Magistris

Tre vittorie, un pareggio e tre sconfitte nelle ultime sette gare disputate. Quattro ko nelle sei partite del girone di Champions League e un attacco che, nelle ultime tre gare, ha realizzato due gol. Sono i freddi numeri a dare il via all'analisi sul momento di un Napoli che evidentemente sta attraversando un periodo delicato e preoccupante. Anche per il tecnico Maurizio Sarri. "Abbiamo perso pericolosità offensiva - ha detto l'allenatore del Napoli -. Non è una questione fisica, perché i dati non sono cambiati, ma mentale. E' un discorso di velocità mentale, è questo che mi preoccupa di più".

Qualche passaggio di troppo, qualcun altro troppo lento. E' il gioco offensivo del Napoli che non riesce più a mettere in mostra i giusti giri. S'è perso il tocco di prima e s'è persa, di conseguenza, imprevedibilità. Perché? Problema di uomini. I giocatori chiave, in questo momento, sono molto lontani dalla condizione migliore. Soprattutto Hamsik e Mertens, troppo prevedibili e imprecisi. Segnali preoccupanti che non porteranno comunque a un maggior turnover, con Sarri che ieri - a precisa domanda - ha spiegato che tra un titolare non al meglio e una riserva al 100%% sceglierà sempre il primo.

C'è da dire, a sua difesa, che le riserve in attacco scarseggiano. Ieri al posto dell'infortunato Insigne s'è disimpegnato con dignità Piotr Zielinski, che non è propriamente un attaccante. Mertens dopo l'infortunio di Milik non ha praticamente alternative e se Ounas e Giaccherini nemmeno in questa situazione riescono a trovare spazio vuol dire che dagli allenamenti non arrivano certo segnali incoraggianti. "Del resto - disse Sarri dopo la sconfitta contro la Juventus - Ounas è un giovane che deve crescere e nella passata stagione ha fatto malino al Bordeaux. Non Cristiano Ronaldo".

Rosa corta che a inizi dicembre si ritrova un po' spremuta, anche perché costretta a iniziare prima la stagione per via del preliminare di Champions giocato a cavallo di Ferragosto. Una squadra che ha perso lucidità soprattutto dal punto di vista mentale, che deve ritrovarsi quanto prima. Ma che a gennaio dovrà necessariamente essere ampliata con giocatori all'altezza che Sarri dovrà inserire il prima possibile. Perché l'Europa League, dal punto di vista fisico, non è di certo meno dispendiosa della Champions.

C'è infine un problema di mentalità. Il Napoli è in Europa da diversi anni, eppure non è mai riuscito ad andare oltre gli ottavi di Champions League. Quest'anno, in particolare, sembra essersi focalizzato quasi esclusivamente sul campionato mettendo troppo in disparte una competizione che non è stata onorata fino in fondo. "Potevamo fare sicuramente di più - ha detto Sarri in riferimento al girone di Champions -. Nella testa della squadra non ho visto una determinazione feroce, mi sembrano molto più concentrati altrove". Più chiaro di così.