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Da Sancho a Diaz. L'incomprensibile strategia coi giovani del City

Da Sancho a Diaz. L'incomprensibile strategia coi giovani del CityTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
lunedì 7 gennaio 2019, 12:21Serie A
di Marco Conterio

Il Manchester City prende, il Manchester City perde. Solo che il bilancio del lavoro coi giovani, tanto caro a Pep Guardiola ai tempi di Barcellona, ha un saldo negativo. Jadon Sancho, venduto pareva a peso d'oro e invece svenduto sull'altare delle sterline e della scarsa fiducia nel futuro al Borussia Dortmund, è l'icona della politica dei Citizens. Invaghirsi e innamorarsi dei papabili campioncini per poi tenerli a decantare a tal punto che preferiscono emigrare altrove. I gialloneri di Germania sono stati, con Sancho, lungimiranti e abili ma adesso è pure il Real Madrid, non certo l'ultima delle sparring partner, ad aggiudicarsi Brahim Diaz. Che dall'età di quattordici anni giocava a Manchester, dopo esser cresciuto al Malaga. Classe '99, aveva detto di no al rinnovo dopo aver debuttato sia in Premier League che in Champions League. 17 milioni di euro è un investimento importante da parte dei Blancos, per evitare l'ulteriore beffa i Citizens hanno imposto e impostato una 'clausola anti-United' ma è lo specchio di una filosofia difficile da comprendere. Ha bisogno il club dello sceicco Mansur di comprare ragazzi per far cassa e plusvalenze? La rosa del club di Manchester ne è piena.

Phil Foden, miglior 2000 del mondo, o quanto meno d'Inghilterra insieme a Sancho, potrebbe essere il prossimo. Nelle ultime stagioni sono stati altrettanto scippati ad altre grandi talenti come il mediano classe 2000 Claudio Gomes, al Paris Saint-Germain, come il trequartista ex Barça Adrian Bernabé, 2001. Dal PSV è arrivato nell'ultima estate l'esterno mancino del 2002, Jayden Braaf, il City è andato anche in Venezuela per prendere Yangel Herrera, in Brasile per Uriel Antuna, in Spagna per Eric Garcia, in Serbia per Ivan Ilic e non solo. Ha preso Benjamin Garré dal Velez, Lorenzo Gonzalez dal Servette, Pawel Sokol dal Corona, Collins Tanor in Ghana, Erik Sarmiento dall'Espanyol e ha già prenotato per il prossimo anno Gavin Bazunu dagli irlandesi dello Shamrock Rovers. Mica è finita qui. Perché i rimpianti rischiano di non chiudersi solo a Sancho e Diaz, visto che in estate il Manchester City ha pure perso Javairo Dilrosun, esterno sinistro olandese che in Germania, classe '98, è già titolare con l'Herta Berlino e si è già conquistato l'Olanda. Per questo la strategia risulta quanto meno difficile da comprendere. Scommettere sui giovani per perderli, e neanche a cifre faraoniche, regalando ragazzi che hanno vissuto la nave scuola di Guardiola a grandi club europei.

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