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Dai due mesi di Delneri agli otto giorni di Mihajlovic: le follie portoghesi

Dai due mesi di Delneri agli otto giorni di Mihajlovic: le follie portoghesi TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 26 giugno 2018, 11:452018
di Simone Lorini

Il licenziamento di Sinisa Mihajlovic non è la prima alzata d'ingegno da parte di club portoghesi nei confronti di tecnici ritenuti inadatti al proprio metodo appena dopo essere stati ingaggiati. Come spiega Record, la legislazione portoghese permette allo Sporting di liberarsi del serbo grazie al "periodo di prova" di 15 giorni che appunto è previsto dalla Clausola 11. Una normativa che non sminuisce comunque la sorpresa che la notizia ha destato, ma che non è comunque un unicum nella storia recente del calcio italiano. Nell'estate del 2004 Gigi Delneri è ingaggiato dal Porto, allora campione d'Europa, venendo licenziato prima di inizio stagione, circa due mesi dopo la firma.

DELNERI - Si è parlato di assenze ingiustificate (un paio di giorni di riposo di troppo autoconcessi per tornare in Italia) e di contrasti coi senatori della squadra. L'unica certezza è che l'avventura in terra lusitana terminò dopo due mesi, senza neanche una gara 'giocata': probabilmente la verità va ricercata in un ambito squisitamente tattico. Il 4-4-2 dogmatico con cui Delneri ha sempre schierato le proprie squadre, mal si sposava col 4-3-3 storico con cui il Porto aveva costruito le proprie fortune nel precedente. Un caso che fece discutere, ma che è ben meno clamoroso di quanto sta per accadere al collega serbo a Lisbona.

MIHAJLOVIC - Otto giorni: è quanto sembra essere durata la breve ma intensa storia d'amore tra Sporting Lisbona e Sinisa Mihajlovic: il serbo, dal carattere non facile, sembra comunque completamente innocente. L'errore è forse alla base, l'accettare l'incarico in una squadra sì prestigiosa, ma all'evidente sbando, con tanti giocatori che pensano alla rescissione dopo il tremendo anno passato e con un presidente in evidente contrasto con la Comissão de Gestão, l'organo che avrebbe deciso per l'allontanamento del tecnico. A rimanere col cerino in mano è Emiliano Viviano, richiesta diretta dell'ex tecnico del Torino e acquistato la scorsa settimana dai Leones.