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Davide contro Golia: ecco Copenaghen-Atletico Madrid

Davide contro Golia: ecco Copenaghen-Atletico MadridTUTTO mercato WEB
© foto di J.M.Colomo
lunedì 25 dicembre 2017, 19:202017
di Ivan Cardia

La cenerentola degli ottavi di finale, contro una squadra abituata ad arrivare almeno a un passo dalla finale. Difficile presentare in altro modo Copenaghen-Atlético Madrid. Da un lato il Football Club København: fondato nel 1992, nel momento di massima espressione del calcio danese (leggi vittoria all’Europeo), è una delle squadre più antiche della giovane Superligaen, di certo la più titolata e soprattutto quella attualmente campione in carica. In panchina, c’è Ståle Solbakken, in carriera centrocampista di buon rendimento, da tecnico leader della squadra della capitale. Ha tentato la carriera anche all’estero, al Colonia e al Wolverhampton, ma prima e dopo c’è stato sempre il Copenaghen. Che con lui ha scritto pezzi della propria storia: la qualificazione agli ottavi di Champions League è infatti la seconda nella recente storia del club. La prima risale al 2010/2011, sempre con Solbakken in panchina. Quest’anno, la squadra è sesta in campionato, attualmente all’ultimo posto disponibile per accedere ai playoff che decideranno il club campione di Danimarca. Il modulo? Un 4-4-2 abbastanza lineare, senza fronzoli. Le stelle il cipriota Sotiriou o lo sloveno Verbic, ma chiaramente non si tratta di giocatori di livello mondiale. Come del resto Erik Johansson, il difensore svedese che ha castigato l’Italia di Ventura. Età media relativamente alta (27,2 anni). Una cenerentola.

Complice il mercato bloccato in estate, l’Atlético Madrid è sempre lo stesso. E non servono brevi cenni di storia per raccontarlo. L’impossibilità di regalare nuovi rinforzi a Diego Simeone ha fatto sì che rimanessero in biancorosso anche le stelle, da Antoine Griezmann a Jan Oblak passando per Saul Niguez e Gimenez. La sensazione che si tratti di una squadra a fine ciclo è però rimasta abbastanza tangibile. Non si tratta di sottovalutare i Colchoneros, che sottovalutati lo sono sempre stati. Però è mancato il rinnovamento e si sta vedendo. Il calcio di Simeone, d’altra parte, non aiuta. Sempre uguale a se stesso, senza grosse evoluzioni tattiche. Non un difetto, attenzione, perché giocare contro le squadre del Cholo è sempre molto complicato. Ma non aspettiamoci che l’Atletico faccia la partita. Nella strana stagione della Liga, la seconda squadra di Madrid è al secondo posto, ma a -9 dal Barcellona prima: secondi più per demeriti del Real, che per meriti propri. Fine ciclo o no, però, l’Atletico resta una delle squadre più temibili della Champions, specie nel doppio confronto in eliminazione diretta. Sfida senza storia. Almeno sulla carta.