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De Zerbi: "Di Francesco un esempio, non un provocatore. Io avrei reagito"

De Zerbi: "Di Francesco un esempio, non un provocatore. Io avrei reagito"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 20 settembre 2018, 15:232018
di Raimondo De Magistris

Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Empoli, primo anticipo della quinta giornata di Serie A: "Il vero esame è domani, è una partita ancora più difficile rispetto a quella di domenica con la Juventus sotto tanti aspetti. Quella coi bianconeri è stata molto buona da tanti punti di vista, ma gli esami non finiscono mai e quella con l'Empoli è una gara molto importante sia per la classifica, sia per capire la nostra professionalità e le nostre motivazioni. La partita di Torino l'abbiamo già archiviata lasciando alle spalle tutte le cose belle e lavorando su quelle che potevamo fare meglio. Il margine di crescita deve essere riconosciuto subito per migliorare più velocemente".

Babacar che arma sta diventando?
"Babacar per me è sempre stato importante, anche in ritiro quando veniva un po' sottovalutato per il campionato della passata stagione. A Torino potevo anche metterlo prima, ma non l'ho fatto perché giocare con 4 attaccanti a 25 minuti dalla fine era un po' presuntuoso allo Stadium. Sicuramente giocherà, poi vedremo se dall'inizio o a gara in corso. Noi dobbiamo ritrovare tutte le nostre certezze e Boateng e Babacar giocheranno insieme quando le ritroveremo. Quest'anno abbiamo alzato la qualità della rosa e quindi la competizione si alza: stanno fuori tanti giocatori forti nelle altre squadre e così anche nel Sassuolo. Sette-otto titolari stanno un po' più avanti rispetto agli altri, ma questo non vuol dire che giocheranno sempre. Noi abbiamo un giocatore, che non ha ancora giocato un minuto, ma che è un potenziale campione come Boga. Poi Djuricic, Brignola e Matri, forse qualcuno lo dimentica ma non io".

Avete una percentuale realizzativa alta.
"A Torino, se avessimo trasformato tutte le potenziali occasioni in occasioni reali, avremmo tirato in porta molto di più rispetto a quanto fatto. Dopo l'1-0 abbiamo avuto tante mezze occasioni che non sono state trasformate in tiri in porta".

L'aspetto mentale è quello sul quale bisogna lavorare di più?
"L'Empoli è una squadra che gioca e ha giocatori importanti, non prenderemo questa gara sottogamba perché è molto difficile. Solo la gente che non conosce il calcio si aspetta che sia un po' meno difficile, mentre il rischio è quello di faticare di più rispetto a Torino. Sarà una prova di testa per la squadra, dobbiamo farci trovare pronti con la voglia di lavorare sempre col pallone e con la voglia di conquistare risultato pieno".

Cosa dice sull'episodio Di Francesco-Douglas Costa?
"Mi ha dato molto fastidio. Di Francesco è un ragazzo esemplare e l'ho visto turbato in questi giorni. Dà fastidio che gli vengano messe in bocca cose che non ha detto, anche perché lui me l'ha assicurato e io gli credo. Noi abbiamo cercato di stemperare subito, io nel post-gara ho cercato di passare oltre perché queste sono cose che devono vedersi i calciatori. Però non ci sto a far passare un mio calciatore come provocatore non va bene. Lui è un esempio e vorrei vedere quanti calciatori non avrebbero reagito in quella situazione. Io probabilmente non sarei stato bravo come lui e avrei reagito. Non è giusto far passare una vittima per provocatore, gli altri devono portarci rispetto".

Lui ha ritrovato la serenità?
"Si. Federico è un ragazzo sensibile e purtroppo siamo in un mondo che ti porta immediatamente al tritacarne, bisogna saperci stare. Domani non sarà questo episodio a determinare o meno il suo impiego".

Come sta fisicamente la squadra?
"Bene. Qualche acciacco, ma tutti coloro che sono usciti dalla partita di Torino sono arruolabili. Non tutti hanno lo stato di forma migliore, ma le scelte le faccio pensando solo all'Empoli, né alla partita precedente né a quella successiva".

Come ha visto Marlon a Torino?
"E' un calciatore forte e funzionale, la società è stata bravissima a trovarlo. Ha fatto una grande partita, così come Ferrari. Quest'ultimo, al di là dell'errore, è stato uno dei migliori. Anche Magnani e Lemos quando hanno giocato hanno fatto bene e a me piace tenere tutti dentro al progetto e far sentire tutti protagonisti. Però poi l'allenatore deve fare anche delle scelte per il bene della squadra".