Di Michele risolleva il Lecce. Il Brescia affonda e Iachini trema

Gol, rimonte e spettacolo. Ci sono tutti gli ingredienti al Via del Mare nell'incontro che ha visto il Lecce sbaragliare il Brescia e aggiudicarsi uno dei più classici scontri salvezza. De Canio febbricitante schiera dal primo minuto Di Michele, affiancato da Olivera e Ofere. Inchini predilige il 4-3-1-2 con Zebina ancora posizionato da centrale dopo la buona prova con l'Udinese.

La rapidità di manovra del Lecce concede sin dai primi minuti l'opportunità a Di Michele di trovarsi nella posizione giusta per saltare l'uomo e infilare Sereni, 10 per il dribbling 4 per la conclusione. Nel capovolgimento opposto il Brescia sciupa una doppia chance in 5 secondi. Kone si beve la difesa leccese e solo davanti alla porta spara sulla traversa, sulla respinta Caracciolo interviene a colpo sicuro ma Rosati compie il miracolo e strozza l'urlo di gioia dell'airone; che invece arriva pochi minuti dopo. Ferrario buca l'intervento difensivo, Caracciolo con grande rapidità anticipa l'uscita di Rosati e di punta porta in vantaggio il Brescia. Centesimo gol da professionista per l'attaccante milanese (dedicato alla moglie ma festeggiato senza maglia celebrativa per scaramanzia). L'unico temibile del Lecce è David Di Michele. L'attaccante di Guidonia fa secco Zambelli ma sul più bello perde l'attimo giusto e viene anticipato da un ottimo Zebina. Al 41' Eder si infila come un coltello nel burro nella difesa leccese ma invece di servire uno smarcatissimo Caracciolo prova egoisticamente la conclusione personale, deviata in angolo da Rosati.

Nella ripresa il Lecce cerca e trova il gol con grande caparbietà. Ofere, fin qui impalpabile, batte Sereni senza indugi. Azione orchestrata da Di Michele e Giacomazzi che hanno suonato la carica e iniziato la riscossa dei padroni di casa, ma grave disattenzione difensiva delle rondinelle, troppo leggeri nella marcatura. Al 14esimo topica incredibile del direttore di gara Peruzzo che assegna un rigore inesistente al Lecce per atterramento di Mesbah. Doppio errore dell'arbitro, sia perché il contatto inizia fuori area sia perché Martinez colpisce la palla e non il difensore leccese. Ma Di Michele mette tutto d'accordo e colpisce la traversa. Consapevole di poter garantire il vantaggio al Lecce senza aiuti arbitrali. Vives aiuta il compagno di squadra a rispolverare la casellina dei gol fatti e Di Michele non si fa pregare due volte. L'attaccante al volo colpisce di sinistro e ribalta con merito il risultato. Lecce completamente trasformato nella ripresa. Al 25esmo Eder prova ancora a fare tutto da solo ma la conclusione viene deviata in angolo dall'ottimo Rosati. Il Brescia si affida all'uomo di maggiore esperienza. Inchini sposta Zebina sulla destra e l'ex juventino mette a dura prova la resistenza della difesa leccese, costituendo un'autentica spina nel fianco. Alla mezz'ora anticipo millimetrico di Giuliatto su Caracciolo che pregustava già la doppietta personale, recupero che equivale ad un gol.

Il Brescia incappa nella quarta sconfitta consecutiva, per Inchini si fa sempre più dura. Il Lecce festeggia davanti ai 5.000 del Via del Mare e ringrazia Di Michele, l'uomo in più di un gruppo intenzionato a salvarsi con largo anticipo.