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Donadoni: "Mi piacerebbe allenare l'Atalanta. ADL sempre corretto"

Donadoni: "Mi piacerebbe allenare l'Atalanta. ADL sempre corretto"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 30 novembre 2018, 15:002018
di Lorenzo Di Benedetto

Roberto Donadoni, doppio ex di Napoli e Atalanta, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in vista della sfida di lunedì tra bergamaschi e azzurri: "Ho dei rimpianti legati al Napoli, per non aver dimostrato ciò che avrei voluto. Sarebbe servita più pazienza, ma nessuna polemica. De Laurentiis è sempre stato cortese nei miei confronti, tra noi c’è un rapporto schietto. Quello di oggi è un Napoli molto forte, lo sta dimostrando sia in Champions sia in Serie A, anche se la Juve resta superiore a tutte. Ancelotti? È una certezza. Come punti non sarà facile far meglio della gestione precedente, ma la strada è giusta. Sta sviluppando un certo progetto in vari modi, questa è la differenza con Sarri. La proprietà voleva qualcosa di diverso, altrimenti non avrebbe cambiato. Il ko dell'Atalanta a Empoli? Un passo falso può starci. Ha cambiato parecchio in estate, non è semplice ripartire ogni anno. Inoltre Copenaghen ha creato ripercussioni sul campionato, poi è guarita e ora ha tutto per disputare un’altra ottima stagione. La rosa è di qualità e può ambire all'Europa: Gasperini fa bene però a stemperare i toni, non per mettere le mani avanti, ma per il bene dei ragazzi. La sfida di lunedì? Sono curioso di vederla, entrambe hanno grandi giocatori. Ancelotti vuole restare in alto, Gasperini deve capire il livello dei suoi.

Niente pronostici, ma come tifo mi schiero. Napoli rimane una parentesi positiva per la mia carriera, ma sono un bergamasco cresciuto nell’Atalanta, grazie alla quale sono diventato un giocatore vero. Naturale essere più legato a questi colori. Ho parlato spesso con i Percassi, soprattutto nelle occasioni in cui ci siamo affrontati da avversari nelle scorse stagioni. Grande progetto, ormai l’Atalanta è una realtà affermata. Nessun tecnico rifiuterebbe una panchina del genere. Sarebbe bello allenare i nerazzurri in futuro. Il Milan? Mai parlato con loro. Ho sentito addirittura di una cena con la dirigenza, niente di vero. Il mio futuro? Qualche proposta è arrivata, anche dalla Francia, ma attendo quella giusta. Nazionale o club, Serie A o estero, non chiudo a nulla. Mi piace la Bundesliga, ma la Premier è ciò che mi stuzzica maggiormente. Spero di rientrare presto".