Dov'è finito Edin Dzeko?
Che fine ha fatto il cannoniere che l'anno scorso ha fatto tremare tutte le difese d'Europa, Barcellona e Liverpool comprese? Quella andata in campo stasera è certamente la brutta copia del centravanti bosniaco, che in campionato ha collezionato più gol clamorosamente sbagliati che reti effettivamente messe a segno e che stasera è sembrato più in versione Serie A che in versione Champions, dove peraltro è il capocannoniere grazie alle cinque reti messe insieme tra Viktoria Plzen e CSKA Mosca, nelle due gare giocate all'Olimpico. Stasera un'altra prova molle, quasi svogliata, oltre che ampiamente insufficiente, per i troppi errori individuali che per l'effettiva prestazione complessiva.
Quale sia al momento il problema di Dzeko non lo so, so però che buona parte delle sorti della Roma dipendono da lui, anche perché continua l'ostracismo di Di Francesco nei confronti di Schick, che qualche motivo di ostilità gliel'ha comunque fornito. Anche oggi, dopo Firenze, novanta minuti di panchina per il ceco, che, giova ricordarlo, è pur sempre l'acquisto più oneroso della storia della Roma. Ma questa è una squadra costruita su Dzeko e Schick farebbe bene a farsene una ragione: Di Francesco insiste su Dzeko ma non riesce a trovare la chiave di volta per riavere il letale bomber della passata annata. Una priorità assoluto per riportare il sereno a Trigoria anche quando si parla di campionato.