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esclusiva

Aldo Grasso: "Miha, psicologia rozza. Rimpiango Ventura"

ESCLUSIVA TMW - Aldo Grasso: "Miha, psicologia rozza. Rimpiango Ventura"TUTTO mercato WEB
© foto di Ospiti
lunedì 25 settembre 2017, 18:222017
di Lorenzo Marucci

Aldo Grasso, critico televisivo de Il Corriere della Sera, è anche un tifoso doc del Torino. Il derby perso nettamente contro la Juve ha lasciato il segno in casa granata, riaprendo il dibattito anche sul vero valore di Sinisa Mihajlovic come tecnico. Alla vigilia del match, l'allenatore serbo aveva caricato forse fin troppo i suoi giocatori che dopo venticinque minuti si sono ritrovati in inferiorità numerica. Ma anche dal punto di vista tattico Mihajlovic non sembra sempre convincere. Il parere di Grasso sul Toro in generale è molto articolato e preciso: "E' chiaro che dopo un ko del genere c'è un senso di frustrazione. Si avverte - dice a Tuttomercatoweb.com - un'eterna mancanza di inventiva. Quando ho letto la formazione ero sicuro che avremmo perso. Non si possono utilizzare due soli centrocampisti contro la Juve: nella zona nevralgica del campo piazzarne soltanto due era come suicidarsi... E poi caricare i giocatori dal punto di vista ideologico dicendo che loro, la Juve, sono i padroni e noi il popolo, mi è sembrata una psicologia un po' rozza. Forse i giocatori si sono ritrovati con un eccesso di motivazione: Baselli ha classe e non è solito fare entrate come quella di sabato".

In generale Mihajlovic non l'ha mai entusiasmata?
"No. Anche gli acquisti che ha consigliato, da De Silvestri a Niang, non mi sembrano grandi colpi. Si rimpiange Ventura: lui spinse per acquistare Belotti. Magari negli ultimi tempi il gioco di Ventura era diventato un po' stucchevole ma l'attuale ct aveva dato un'identità alla squadra. Con Mihajlovic non si capisce invece quale sia il gioco. Vinciamo con le piccole, ma perdiamo con le grandi".

L'Europa League insomma resta alla portata?
"Sì, anche perché tutto sommato il campionato è abbastanza mediocre. Ci sono adesso squadre che un tempo mai avrebbero giocato in A. L'Europa League, ripeto, è un traguardo che può esser centrato ma mi piacerebbe raggiungerlo attraverso un gioco piacevole. I derby si possono perdere ma giocando. E uscendo con la sensazione di aver fatto il massimo".

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