Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Berthold: "Sané out, clamoroso. La Germania non è favorita"

ESCLUSIVA TMW - Berthold: "Sané out, clamoroso. La Germania non è favorita"TUTTO mercato WEB
lunedì 4 giugno 2018, 18:152018
di Giacomo Iacobellis

Campione mondiale nel 1990, Thomas Berthold è uno che sa bene cosa significhi alzare in cielo la Coppa del Mondo. È proprio l'ex calciatore di Verona, Roma e Bayern Monaco che TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva nel giorno delle convocazioni ufficiali di Low per Russia 2018. Dalla clamorosa esclusione di Leroy Sané al rischio Manuel Neuer, fino agli obiettivi della sua Germania.

Berthold, partiamo subito dai 23 convocati: cosa pensa delle scelte di Low?
"L'esclusione di Sané è stata ovviamente la sorpresa più grande. L'esterno del Manchester City salta l'uomo come nessun altro e avrebbe fatto parecchio comodo. È vero però che nelle ultime amichevoli con Brasile e Austria ha fatto vedere ben poco, e questo ha sicuramente influito sulla decisione di Low".

Fuori anche il portiere Leno, il difensore Tah e l'attaccante Petersen.
"Scelte che fanno meno clamore. Low ha chiamato Trapp perché lo ha visto più in forma rispetto a Leno e su Tah-Boateng è sempre stato chiaro: con le giuste garanzie a livello fisico, sarebbe andato in Russia il centrale del Bayern. In attacco Petersen ha pagato infine la sua scarsa esperienza internazionale e il poco appeal di un club come il Friburgo".

Ci sarà invece capitan Neuer, in bilico fino alla fine dopo il lungo infortunio di questa stagione.
"Questo può essere un rischio. Neuer è un vero leader, ma viene da nove mesi ai box e non può essere una garanzia. Bisognerà vedere come risponderà in campo, fisicamente e mentalmente. Non sarà facile per lui senza continuità alle spalle".

Davanti si rivede il classe '85 Mario Gomez, autore di nove gol quest'anno tra Wolfsburg e Stoccarda.
"Il Gomez di oggi non è proprio il tipo di attaccante che si addice a una Nazionale che vuole vincere il Mondiale. La sua presenza in Russia dimostra che in Germania non esistono più i numeri nove. Werner è giovane e forte, ma è un attaccante che si esalta in contropiede. Là davanti non ci sono alternative, così come tra i terzini".

Qual è quindi il punto di forza di questa Germania?
"Il centrocampo e gli esterni offensivi, senza dubbio".

È possibile ripetere l'impresa del 2014?
"A mio giudizio stavolta la Germania non parte favorita, anche se può comunque vincere il Mondiale grazie alla sua esperienza. Le mie candidate forti sono Francia e Brasile. E occhio anche ai giovani e imprevedibili talenti della Spagna".

Chiosa sulla grande assente del torneo, l'Italia. Che effetto le fa un Mondiale senza azzurri, anche per il suo passato in Serie A?
"È un vero peccato, mi dispiace per l'Italia e per i tifosi italiani. Ne sentiremo la mancanza, ma nel calcio parlano i risultati e bisogna dunque accettare il verdetto del campo".

© Riproduzione riservata