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esclusiva

Camerun campione, Mboma: "Mai visto un gruppo così unito"

ESCLUSIVA TMW - Camerun campione, Mboma: "Mai visto un gruppo così unito"TUTTO mercato WEB
© foto di Mocciaro
martedì 7 febbraio 2017, 18:452017
di Gaetano Mocciaro

Camerun campione d'Africa, 15 anni dopo. La stella all'epoca era Patrick Mboma, che all'epoca vinse anche la classifica dei cannonieri. L'ex attaccante di Cagliari e Parma ha commentato il successo sorprendente dei Leoni indomabili ai microfoni di Tuttomercatoweb:

"Sono molto contento di avere assistito a questa vittoria, ho avuto la fortuna di stare tre settimane in Gabon per seguire la Coppa d'Africa. Ho sempre pensato che questo Camerun avrebbe affrontato il torneo più come preparazione per la Coppa d'Africa 2019, quella che ospiterà, che con la reale convinzione di vincere. A mio avviso il traguardo a cui poteva ambire questa squadra erano i quarti di finale, ma mi sono sbagliato e la cosa che ha reso possibile la vittoria è che tutti i giocatori hanno lasciato alle spalle i problemi, si sono uniti in una causa comune e lo spirito che hanno messo non si vedeva da anni. Questa generazione non è la migliore a livello tecnico ma come coesione di gruppo è stata incredibile".

Lei parla di coesione del gruppo come forza principale. Come se la presenza di Samuel Eto'o fosse in un certo senso ingombrante
"La fortuna del Camerun negli anni è stata quella di avere punte di grande livello come Milla, Omam-Biyik ed Eto'o. Una forza davanti che gli altri non avevano. In questa competizione è emerso come abbiano faticato tutti gli attaccanti, non a caso il capocannoniere della manifestazione, Junior Kabananga del Congo, ha segnato appena 3 reti. Eto'o poteva essere l'attaccante che avrebbe fatto la differenza e nelle prime partite, quando si faticava a trovare la via del gol, alcuni pensavano a come poteva essere con lui in campo. Ma la risposta è arrivata dal collettivo che si è compattato e ha tirato fuori un'anima che prima non c'era".

Bassogog è stato nominato giocatore del torneo. È su di lui che il Camerun deve riporre le basi per il futuro?
"Non so se sarà la stella del futuro. Lui del resto aveva poco da perdere in questo torneo, ha giocato qualche minuto in Nazionale prima per partire per il Gabon e aveva fatto buone cose. Si è ritrovato per la prima volta titolare in Coppa d'Africa e ci ha messo quell'incoscienza tipica dell'esordiente. Sicuramente questo biglietto da visita lo porterà a lasciare la Danimarca, dove attualmente gioca. Ma per il futuro del Camerun punto ancora su Aboubakar. Lui era atteso come attaccante di riferimento e ha segnato il gol decisivo in finale. Magari ti aspettavi più gol ma ha qualità. Deve fare il salto di qualità e diventerà un giocatore importantissimo per il Camerun".

Quale nome suggerisce per il campionato italiano?
"Dico Sèbastien Siani, ottimo centrocampista. Giocatore regolare, che fa buone partite e difende bene. Credo che in carriera sia stato molto sottovalutato e merita un'occasione in un campionato importante".

Chiuso il sipario sulla Coppa d'Africa, si punta sulle qualificazioni ai Mondiali. Il Camerun è attardato sulla Nigeria: riuscirà a qualificarsi?
"La strada è in salita e sarà necessario ottenere non meno di 4 punti nel doppio scontro contro la Nigeria, tra l'altro in 4 giorni (28 agosto e 2 settembre, ndr). Staremo a vedere anche se bisognerà stare attenti anche alle altre squadre del girone come Algeria e Zambia".

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