De Canio: "Conte? Più Milan che Italia. Sarri rinnoverà"
Con la finestra di mercato invernale chiusa da una settimana, a tenere banco è il caso-Conte, a cui il Chelsea ha concesso la fiducia a tempo dopo gli ultimi risultati negativi. Per parlare della situazione del suo ex secondo ai tempi di Siena e quella di altri colleghi, Tuttomercatoweb.com ha intervistato in esclusiva mister Luigi De Canio: "Adesso per il Chelsea ci sono le partite di Champions. La squadra ha sempre dimostrato di essere dalla parte dell'allenatore e darà risposte adeguate, anche se l'impegno avrà un alto coefficiente di difficoltà. Mi aspetto una reazione di carattere, quel carattere che Conte ha trasferito alla squadra".
Quale sarà il suo futuro?
"Non credo che tornerà in Nazionale, lo vedremo ancora in squadre di club".
Magari in Italia, dove si parla di Inter e Milan.
"L'Inter ha Spalletti, che ha cominciato un percorso e al di là delle difficoltà palesate nell'ultimo periodo credo che resterà. I conti si faranno alla fine della stagione. Il Milan potrebbe essere un'eventualità ma c'è Gattuso che si sta giocando bene questa grande occasione".
Sarri alla fine rinnoverà con il Napoli?
"Penso che ci sarà l'accordo, è la soluzione più logica per continuare a raccogliere i risultati e dare continuità al lavoro svolto finora. Se andasse da un'altra parte sarebbe costretto a ricominciare daccapo. A Napoli ha costruito una macchina perfetta e ha un grande feeling con l'ambiente. Si deve solo migliorare la comunicazione con la società nell'ambito della campagna acquisti".
Chi è favorito nella lotta scudetto?
"Al momento il Napoli ha il 51% per il punto di vantaggio sulla Juventus. Sono due squadre che hanno mostrato una grande continuità di risultati".
Cosa ne pensa invece del momento di difficoltà vissuto dalla Roma?
"Non mi sorprende, in estate avevo preventivato un cammino altalenante. Mi ha stupito all'inizio, dove ha raccolto punti anche perché aveva fatto una preparazione più leggera. L'ossatura resta ottima ma psicologicamente il mercato pesa: a gennaio la dirigenza aveva praticamente venduto Dzeko e anche Nainggolan era in partenza. Questo è un segnale preoccupante, da squadra non ambiziosa".
E il calo dell'Inter?
"L'Inter vive il solito momento di difficoltà che ha caratterizzato la storia degli ultimi anni. L'allenatore è capace ma la squadra ha mostrato alcune crepe. Per fortuna non disputa le Coppe europee, la rosa dovrà essere puntellata a dovere nel prossimo mercato".