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esclusiva

Digiovambattista: "Udinese favorita per la Champions"

ESCLUSIVA TMW - Digiovambattista: "Udinese favorita per la Champions"TUTTO mercato WEB
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
sabato 14 maggio 2011, 12:002011
di Elena Rossin

Abbiamo intervistato in esclusiva Ilario Digiovambattista, direttore di Radio Radio, e con lui analizzato la possibilità per le squadre romane di arrivare ad un posto utile per la Champions League. La Lazio meriterebbe più della Roma. La Juve non costituisce una minaccia per le romane in chiave Europa League. Rimpianto per non aver visto giocare insieme Totti e Borriello. La stagione dei giallorossi è da cinque, quella dei biancocelesti da sei e mezzo e se dovessero arrivare alla massima competizione europea anche da nove. Sabatini sta già operando per impostare il mercato della Roma. Reja e Lotito hanno già raggiunto un accordo che manterrà il tecnico sulla panchina biancoceleste.

Roma e Lazio tra Champions ed Europa League con il terzo incomodo Udinese e la Juve che paventa ancora qualche minaccia. Un derby infinito?
"Sì è un derby infinito, anche se l'attesa da queste parti non è che sia troppo sentita, nel senso che sia da una parte sia dall'altra probabilmente ritengono che le chanches siano davvero poche e che l'Udinese a questo punto sia favorita perché affronterà in casa il Chievo, che è già salvo, e il Milan nell'ultima giornata con i rossoneri, che ormai hanno da un po' festeggiato la vittoria dello scudetto. Diciamo che qualche speranza c'è, ma non più di tanto per una stagione ricca di rimpianti, soprattutto per la Lazio in campionato".

La Roma e la Lazio meriterebbero la Champions oppure solo l'Europa League?
"Tra le due romane, dovessi dire sinceramente, la meriterebbe di più la Lazio per il campionato che ha condotto, ma questo sarebbe valso fino a tre domeniche fa perché poi la squadra di Reja si è completamente fermata, mentre comunque la Roma nove punti sulla Lazio li ha recuperati, ma per quanto riguarda la squadra di Montella per il gioco espresso, per quello che ha fatto quest'anno non merita la Champions League".

La Juventus può ancora essere una minaccia per le squadre romane?
"Ritengo di no, La Juve potrebbe avere anche delle controindicazioni ad andare in Europa, perché sarebbe meglio per lei fare una ricostruzione dovendosi rapportare esclusivamente al campionato. La partecipazione all'Europa League la costringerebbe a cambiare i piani di preparazione e forse a crearsi dei problemi. I bianconeri quest'anno farebbero bene a pensare al futuro, piuttosto che non all'Europa".

Dia un giudizio sulla stagione di Roma e Lazio e ci dica se c'è qualche cosa di positivo che può essere utilizzato come base per il prossimo campionato
"Se dovessi dare un voto alla Roma darei un cinque anche se c'è da salvare quest'ultima parte di campionato di Francesco Totti e la primissima parte di stagione di Borriello. Il grande rimpianto è di non averli visti giocare insieme. Dicono che non possono giocare insieme, ma quando parlo con grandi intenditori di calcio mi dicono invece che si dovrebbe provare a schierarli in campo insieme, questo è stato un vero spreco aver dovuto puntare su Totti, e allo stesso tempo mettere in panchina Borriello. La Roma deve cambiare molto, perché ha parecchi over-trenta, è forse la seconda squadra più anziana della serie A, ed è chiaro che serve ringiovanire.
Alla Lazio rispetto ai programmi di inizio stagione e al suo potenziale, darei un sei e mezzo che si trasformerebbe in otto-otto e mezzo e addirittura anche nove se dovesse andare in Champions. La Lazio è stata per quasi tutto il campionato prima, seconda, terza o quarta, solo nel finale è stata un po' deludente. Di cose positive per i biancocelesti ce ne sono state per esempio la difesa che ha avuto un ruolo determinate, devono invece molto migliorare in fase d'attacco, buono il centrocampo quando ci sono tutti: Ledesma, Mauri e Matuzalem. La Lazio deve puntare a un grandissimo attaccante per fare bene".

Per la Roma una nuova dirigenza, ma dal di fuori si ha la sensazione che ci sia un momento di stallo nella preparazione del prossimo campionato. E' così o è solo un'impressione di chi non è addentro alle vicende giallorosse?
"E' sì e no allo stesso tempo, ma non è una risposta democristiana la mia. E' così perché ci sono dei passaggi burocratici che ancora devono essere espletati e lo saranno nel giro di un mese; quindi per non urtare la sensibilità del management della Roma attuale è stato deciso che i nuovi dirigenti non arrivino prima che ci sia il cambio di presidenza. Però io so per certo che Walter Sabatini già sta muovendosi per la Roma ed è ovvio che non può ufficializzare eventuali acquisti o opzioni di giocatori, ma fra dieci giorni potrà operare ufficialmente e quindi diciamo che almeno un tassello dirigenziale la Roma lo ha messo con l'uomo che porterà avanti il calciomercato. La Roma, nel momento in cui prenderà pieno possesso la nuova proprietà, avrà già agito sul mercato con Sabatini, quantomeno per individuare i giocatori e le operazioni da fare".

Sul fronte laziale Lotito riconfermerà in panchina Reja per la prossima stagione?
"Da quello che mi risulta l'accordo fra Lotito è Reja c'è, molti dicono sulla base di una stretta di mano, mentre so che ci sia già la firma sul contratto, che è nella disponibilità del presidente e che può essere depositato da un momento all'altro in Lega, e penso che verrà fatto appena terminerà il campionato. Lotito crede molto in Reja, che per altro è risultato anche vincitore di un sondaggio fatto dal Corriere dello Sport che chiedeva ai tifosi se avrebbero riconfermato il tecnico e la risposta è stata sì per il cinquantatre per cento, e la schiacciante maggioranza dei tifosi vip - se non ricordo male ne hanno intervistati sessanta, di cui solo cinque hanno detto no - si è schierata per la riconferma dell'attuale allenatore. Reja si merita questa conferma, anche se è stato abbastanza criticato su alcune scelte, ed io sono d'accordo con alcune di queste critiche, e per il modo di mettere in campo la squadra. Non sono d'accordo con l'allenatore perché lui pensa prima a non prenderle e poi a darle e quello che gli viene rimproverato è la mentalità un po' troppo difensiva e non è un caso che la forza della Lazio sia stata proprio la difesa e aver in diverse partite un po' snaturato le caratteristiche di alcuni giocatori, tra questi Zarate, che è una punta e a volte invece ha fatto l'esterno ed è stato costretto a rincorrere gli avversari".

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