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esclusiva

Eranio: "Italia, bisogna puntare di più sui nostri talenti"

ESCLUSIVA TMW - Eranio: "Italia, bisogna puntare di più sui nostri talenti"TUTTO mercato WEB
mercoledì 15 novembre 2017, 13:082017
di Ivan Cardia

"Oggi si può dire poco, è un dispiacere per tutti, per il momento che stiamo attraversando". A due giorni dalla mancata qualificazione a Russia 2018, tiene banco il futuro e il presente dell'Italia. Ne ha parlato a TMW l'ex centrocampista azzurro Stefano Eranio: "Forse avremmo meritato di passare, e comunque ne avevamo bisogno. Però sembra che fosse scritto: è un segnale forte, bisogna capire che si deve investire di più a livello giovanile, per far sì che la nazionale possa essere più competitiva. Anche se, devo dire, c'è da rivedere qualcosa a livello di partite e di programma: inserendo due squadre come Italia e Spagna nello stesso girone, crea il rischio che una big possa rimanere fuori".

Senza l'Italia, perde fascino tutto il mondiale.
"Beh, sarà un Mondiale con qualcosa in meno. Meriti a loro che, pur non meritando la qualificazione nelle due partite, hanno passato il turno. Tra le due squadre la Svezia ha fatto catenaccio, e c'è anche stata la sfortuna di mezzo, non dobbiamo usarla come alibi però è anche vero".

Ora cosa ci aspetta?
"Salterà Ventura, anche per gli accordi contrattuali che c'erano. Su Tavecchio, onestamente, non so dire cosa sia giusto o meno. In passato sono state fatte delle scelte, non tutti la pensano alla stessa maniera. Se dovesse dare le dimissioni ci saranno delle motivazioni, questo non è compito mio dirlo. Io penso che il presidente abbia cercato di prendere la persona più idonea e libera: forse avrebbe voluto un allenatore con un pedigree diverso, ma forse il budget non era congruo. È difficile dare le colpe oggi, penso che in realtà non si possano dare neanche tutte a Ventura, anche se poi giustamente sarà lui a pagare".

Si parla del coinvolgimento di campioni come Maldini, Totti, Del Piero, in federazione.
"Sarebbe bello, penso che con le esperienze vissute sul terreno di gioco possano dare una mano. Poi bisogna vedere con che idea lo si fa: se fosse solo un discorso di immagine non sarei d'accordo. Altrimenti potrebbero rappresentare qualcosa di importante".

Ha fatto parte del gruppo che nel '92 fallì la qualificazione agli Europei. Due anni dopo, l'Italia era in finale a USA '94. C'è una ricetta per ripartire?
"Mah, io penso che bisognerebbe avere più coraggio a mettere in campo e far giocare i talenti: ne abbiamo. Purtroppo molte volte sono oscurati dagli stranieri, specie nei ruoli chiave e a livello giovanile, senza che i nostri calciatori possano crescere nella giusta maniera. Quelli bravi dovrebbero poter crescere sempre, poi bisogna investire di più a livello di settore giovanile. Sono queste le vie di uscita".

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