Galli: "Buffon, la Juve ha fatto benservito come addio"
Il Memorial Niccolò Galli arriva alla 17^ edizione. Ai microfoni di TMW, Giovanni Galli celebra la manifestazione: "È l'occasione di ricordare Niccolò, e di trasmettere ai bambini dei valori, come il reciproco rispetto, l'amicizia, la conoscenza. Le famiglie ci telefonano perché i bambini, quando tornano a casa, ne parlano entusiasti. Questa è la nostra vittoria".
Il Milan chiude al sesto posto.
"C'erano troppe aspettative all'inizio, per una squadra che era stata radicalmente cambiata: 12-13 elementi arrivavano da mondi diversi. Chiedere subito la Champions ha appesantito quello che è il peso della maglia del Milan. Giocare a San Siro non è semplice, giocare con tutte queste tensioni non ha agevolato. L'arrivo di Rino ha portato un sentimento importante come lo spirito di appartenenza. Il sesto posto deve essere un punto di partenza".
Cosa farà Buffon?
"Io questo non lo so. Credo che Gigi sia una persona estremamente intelligente, un uomo grande. Se ha ancora degli stimoli è giusto che continui a giocare, se deve inseguire qualcosa di diverso allora no. Conoscendolo penso che il fuoco dentro sia acceso. La cosa che mi viene da dire è che la Juventus è straordinariamente grande: ha fatto passare un benservito come un addio".
La Juve fa bene a puntare su Perin come vice Szczesny?
"Oggi il ruolo del portiere non è più come ai miei tempi. Le competizioni sono tante, ci sono delle regole per cui il portiere è anche penalizzato. Non puoi permetterti, nell'arco di 60 partite, di concedere all'avversario un ruolo. La Juventus, come tutte le altre squadre, deve avere due portieri che diano tutte le garanzie del caso".
Un giudizio su Donnarumma.
"Intanto ha 19 anni e deve solo migliorare, anche dal punto di vista tecnico. È un progetto di portiere importante, qualcuno gli ha costruito addosso un abito di antipatia che non meritava assolutamente".