Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Genoa, Perinetti: "Piatek via a gennaio? Nemmeno per sogno"

ESCLUSIVA TMW - Genoa, Perinetti: "Piatek via a gennaio? Nemmeno per sogno"TUTTO mercato WEB
sabato 13 ottobre 2018, 11:382018
di Raimondo De Magistris
fonte Intervista di Lorenzo Marucci

Giorgio Perinetti, direttore generale del Genoa, ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai nostri microfoni. Piatek è l'argomento caldo, ma è inevitabile partire dall'avvicendamento in panchina operato dal club rossoblù questa settimana: "Ballardini nella passata stagione ha fatto un grande lavoro e la società gliel'ha riconosciuto confermadolo anche per questo campionato, poi quest'anno riteniamo che la squadra possa e debba crescere in maniera diversa. Juric è un allenatore molto propositivo e speriamo ci dia i risultati sperati".

Juric può essere adesso un tecnico più flessibile?
"E' un allenatore giovane e in crescita. Io ai moduli credo davvero poco, in campo vanno i giocatori che devono esprimere determinati concetti".

E' comunque un Genoa in linea con le aspettative?
"Indubbiamente si come partenza, adesso abbiamo un ciclo di partite dure ma noi riteniamo che nel complesso possiamo fare un campionato buono valorizzando i giocatori, oltre a Piatek che è esploso in maniera esponenziale".

Sono tutti in fila per lui.
"Io spero che la fila aumenti, per ora ci sono state solo manifestazioni d'interesse. Ora deve confermarsi e crescere, è un ragazzo solido caratterialmente e non si farà distrarre dalle sirene di mercato".

Se lo aspettava così forte?
"Già nelle prime partitelle estive avevamo capito che eravamo di fronte a un giocatore importante".

A chi lo paragona?
"Non amo fare paragoni, ogni giocatore deve essere sé stesso. Mi ricorda un po' i bomber del passato, quelli degli anni '60-'70 che facevano tanti gol e poche chiacchiere".

Quando lo cederete? Già a gennaio?
"A gennaio non se ne parla nemmeno, è un giocatore nostro e ce lo teniamo. Intanto lo studiamo, speriamo ci regali altre soddisfazioni. Non può segnare tutte le domeniche, ma è importante anche il lavoro che svolge".

Come valutazione può superare anche i 50 milioni di euro?
"Non lo sappiamo neanche noi, per questo dico che lo stiamo studiando e ce lo stiamo godendo. Per Boniek ha tanti margini di crescita e vogliamo vedere dove potrà arrivare, in questo momento pensiamo solo ad aiutarlo e a fare un buon campionato".

Non ci sono solo Juventus e Napoli.
"In ogni gara ci sono tanti osservatori internazionali, quindi vediamo...".

Qual è oggi il rapporto tra Preziosi e De Laurentiis?
"E' sempre stato un rapporto cordiale, anche se i due club non hanno mai fatto tante operazioni".

Kouame l'ha sorpresa?
"Non sono meravigliato, l'ho seguito anche in Serie B. Sta facendo molto bene, si pone anche come assist-man per Piatek. E' molto generoso e credo sarà molto appetito in futuro. Ma adesso sta nel Genoa e abbiamo fatto bene a prenderlo".

Ci può essere nel Genoa un problema portieri?
"No. Abbiamo un portiere giovane e un altro più esperto. Ballardini ha fatto delle scelte, ora Juric farà le sue. Ma entrambi ci daranno le giuste garanzie".

Lei conosce molto bene Ventura. E' stata giusta la scelta di ripartire dal Chievo?
"Questo lo sa lui. Io l'ho sentito ieri e mi è sembrato molto carico. Se aveva voglia di tornare ha fatto bene a rimettersi in gioco, è un allenatore molto preparato. Forse quello di ct è un altro mestiere, ma farà senza dubbio del Chievo una squadra".

Vorrà prendersi una rivincita, anche se quella macchia rimarrà.
"Gli insuccessi segnano molto più dei successi. Ma Ventura non è l'unico colpevole della mancata qualificazione dell'Italia al Mondiale".

Infine, un suoi commento sulle riforme di cui tanto s'è discusso in questi giorni.
"Di riforme se ne parla sempre, adesso vengano attuate. Spero che Gravina adesso possa davvero cambiare il sistema calcio, soprattutto con attenzione alla valorizzazione dei giovani calciatori".

© Riproduzione riservata