Giacomazzi: "Fede nell'Uruguay: non perderà senza lottare"

"Adesso iniziano le finali anticipate", dice in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com Guillermo Giacomazzi, storico ex centrocampista uruguayano del Lecce - soprattutto - con ben 17 presenze nella Nazionale dell'Uruguay, a proposito del difficile impegno che attende oggi pomeriggio la Celeste. Sulla strada degli uruguaiani si prostra la temibile Francia. "Per qualità individuali la Francia è tra le più forti. Sia per fisico che per testa, e se le altre non sono state all'altezza, tranne l'Argentina che per me non era così forte, questo non è stato per lei. I top player possono fare la differenza".

E con l'assenza di Cavani la sfida sembra farsi più dura...
"Gli ho mandato un messaggio ieri, per confortarlo. Per tutti noi uruguagi Edi è stato il simbolo di questa Coppa del Mondo, anche se non è giusto dirlo per gli altri componenti della squadra. Non c'è nessuno però che pressa e aiuta i compagni come fa lui, è come se fosse un centrocampista che fa anche gol. Serve, e non solo per il calciatore ma anche per l'uomo. Purtroppo il polpaccio è un muscolo complicato e richiede sempre più tempo per riprendersi. Al suo posto credo che abbia più possibilità Stuani di De Arrascaeta, ma non sarà la stessa cosa".

Quante chance può avere questo Uruguay?
"Di certo prima del Portogallo ero fiducioso. Anche senza Cavani l'Uruguay ha comunque molti calciatori che giocano in club di alto livello. E anche se non fa un gran calcio, dietro è forte e fargli gol è davvero difficile. Chi veste quella maglia poi sa che non dovrà mai mollare, perché si può pure perdere ma non si deve uscire dal campo senza aver lottato fino all'ultimo. Garra significa proprio questo. Perciò dico 50 e 50 e mai dire mai: l'Uruguay, a differenza di altre squadre come magari Belgio e Croazia, è abituato a vincere e ha la mentalità per poterlo fare".