Giaretta: "B. Fernandes? Un ramoscello, lo pagai 20 mila euro"
"Bruno Fernandes era un ramoscello, sembrava si spezzasse a metà da un momento all'altro". A parlare è Cristiano Giaretta, direttore sportivo del CSKA Sofia, dopo una carriera in Italia fra Novara, Udinese e Ascoli. È stato lui a prendere il portoghese, nel 2012, che ora ha siglato 31 gol e 17 assist, record per un centrocampista in una singola stagione. "Andai a vederlo, giocava nel Boavista, squadra titolata che però era in terza divisione a causa di problemi societari, era in bancarotta. Nell'academy c'era questo ragazzino che colpiva per le qualità. Ma allo stesso tempo sembrava impossibile potesse giocare a calcio a un certo livello".
Perché venne preso, allora?
"L'investimento era conveniente. O meglio, non era rischioso. Lo abbiamo preso per 20 mila euro, era un rischio calcolato, accettabile. Ma il primo giorno che si presentò a Novarello...".
Che successe?
"Arrivò con procuratore e genitori, ma mi fece un'ulteriore cattiva impressione. Aveva i jeans molto larghi, era proprio un bambino. Non che ora sia Hulk, però abbiamo visto che ha capacità a livello motorio e arobico. Abbiamo rischiato e ora vale 50 milioni".
Qualche aneddoto?
"Alle qualità ha unito fame e perseveranza. Dopo due mesi a Novara sapeva l'italiano, metteva post-it ovunque nella sua camera a Novarello. Ha abitato lì un anno e mezzo, nella Primavera stava facendo bene e lo abbiamo accorpato alla prima squadra dopo l'esonero di Tesser, tra Gattuso e poi Aglietti. Fece molto bene, aveva 17-18 anni".
Da lì è cresciuto.
"Nel sceglierlo ho privilegiato l'intuito e la sua tecnica, poi l'ho venduto per 4 milioni all'Udinese, dai 20 mila euro spesi. Mi sono ritrovato con lui in bianconero, l'allenatore lo vedeva a fasi alterne, forzò per andare alla Sampdoria per 10 milioni che, a sua volta, l'ha venduto allo Sporting per 15. L'anno scorso aveva due richieste dalla Premier, rifiutate perché voleva fare un altro anno".
Lo sente ancora, quindi...
"Sì, ci sentiamo tramite messaggio, ci facciamo i complimenti a vicenda. Ora ha delle proposte in Premier League, belle corpose. Credo sia il momento di andare".