Han in Serie A grazie al senatore Razzi: i retroscena di Dominici

Ha avuto molto eco mediatico il debutto in Serie A di Kwang Song Han, il primo nordcoreano nella storia del nostro massimo campionato. Classe '98, dopo il brillante Torneo di Viareggio il calciatore di Pyongyang ha trovato spazio anche nel massimo campionato entrando all'86esimo di Palermo-Cagliari al posto di Sau.
Di Han ne abbiamo parlando con Alessandro Dominici, presidente dell'ISM Academy che l'ha portato in Italia. "Per noi è una soddisfazione immensa", ha detto ai nostri microfoni.

Quando è nata l'idea di portarlo in Italia?
"Tre anni fa l'abbiamo selezionato e per oltre due anni è stato nella nostra Accademia. Ha imparato la lingua e s'è ambientato allo stile di vita europeo. Poi è arrivato il Cagliari, un'idea vincente perché in Sardegna è stato subito messo nelle condizioni migliori per esprimesi al meglio. E ieri è arrivato l'esordio".

Che tipo di giocatore è?
"Una prima punta, un giocatore d'area di rigore. Con tutte le cautele del caso, lo paragono a Suarez. E' un giocatore molto rapido che fa della velocità il suo punto di forza. E' bravo anche nello stacco aereo, nonostante non sia molto alto".

Corrispondono al vero le indiscrezioni che lo vogliono in Italia grazie al Senatore Razzi?
"Si, assolutamente".

Ci spieghi meglio...
"A Pyongyang c'è un'accademia federale che forma i giocatori fin dall'età di otto anni. Da parte loro c'era la volontà di far fare un'esperienza in Europa a questi giocatori e, grazie ai rapporto con la Corea del Nord del senatore Razzi, la mia Accademia fu messa in contatto con il centro Federale di Pyongyang. Tutto è nato grazie a lui, poi nei mesi successivi ci siamo messi al lavoro per i visti anche con la collaborazione della Farnesina".

L'ha sentito dopo l'esordio?
"Si, Razzi mi ha chiamato per esprimere la sua soddisfazione. Tra l'altro, mi ha annunciato che il 12 aprile sarà di nuovo in Corea del Nord per incontrare i vertici della Federazione".