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Jarni: "Croazia, che orgoglio. E per le strade non si circola"

ESCLUSIVA TMW - Jarni: "Croazia, che orgoglio. E per le strade non si circola"TUTTO mercato WEB
giovedì 12 luglio 2018, 13:002018
di Dimitri Conti

La Croazia è in finale per la prima volta nella sua storia da stato indipendente, superando anche già il terzo posto conseguito dalla selezione del '98. Proprio in quella squadra giocava come terzino sinistro Robert Jarni, che noi di TuttoMercatoWeb.com abbiamo contattato per approfondire i temi legati alla sfida di ieri sera con l'Inghilterra e quella che verrà contro la Francia. Ancora lei.

Ci sarà modo di prendersi questa rivincita?
"È ciò che speriamo tutti quanti. Erano vent'anni che non si arrivava a certi punti del tabellone. È una cosa bellissima, ed è importante per questa generazione, dato che quattro-cinque giocatori saranno all'ultima chiamata. Penso a Rakitic, Modric, Mandzukic, Corluka... Due anni fa, all'Europeo, meritavamo di vincere noi, ma invece l'ha spuntata il Portogallo. In questo Mondiale invece non si è visto un grande gioco ma sono arrivati i risultati".

Che sensazioni vi accompagnano alla finale?
"La Francia, già dall'inizio, non ha mai giocato molto bene, ma ha sempre vinto. La cosa che abbiamo capito da questo Mondiale è che non vincono i singoli, ma il collettivo. Basta vedere che le squadre in cui giocavano i campioni più affermati sono già state eliminate. I nostri sono sicuramente più stanchi ma verranno fuori l'emozione e l'orgoglio di giocare questo tipo di sfide. Ne sono sicuro".

A prescindere da come andrà la finale, questo Modric può essere da Pallone d'Oro?
"Ci spero perché se lo meriterebbe davvero".

Qual è il clima che si respira tra i tifosi, invece?
"Io adesso sono in Giappone (impegnato con la Croazia U18, ndr) ma mia figlia mi ha mandato due o tre video ieri sera e per la strada non si riesce a circolare con la macchina. Sono stati tutti a cantare e festeggiare in piazza fino alle 7 del mattino".

Se dovesse nominare una sorpresa di questo Mondiale croato, chi sceglierebbe?
"Abbiamo avuto una fortuna: ogni partita è stata risolta da due o tre giocatori, che erano però sempre diversi. Ieri ad esempio è toccato a Perisic e Mandzukic, che nel primo tempo avevano giocato molto male. In generale noto che c'è una grande unità: quella è il segreto".

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