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esclusiva

Karpin: "Russia convincente. Ko con l'Uruguay benefico"

ESCLUSIVA TMW - Karpin: "Russia convincente. Ko con l'Uruguay benefico"
domenica 1 luglio 2018, 10:002018
di Gaetano Mocciaro

Russia agli ottavi di finale dei Mondiali: obiettivo minimo raggiunto. Ora arriva il difficile, lo scontro diretto contro la Spagna. Sulla carta poche speranze ma gli iberici sanno molto bene che giocare contro i padroni di casa, anche se di gran lunga inferiori, è un rischio (la Corea del Sud del 2002 insegna). Ai microfoni di Tuttomercatoweb l'ex stella Russia e vecchia conoscenza del calcio spagnolo Valeri Karpin ci dice la sua:

Karpin, è sorpreso dal cammino fin qui della Russia?
"No, non sono sorpreso della qualificazione. Una volta sorteggiati i gironi ero ottimista, perché l'Arabia Saudita non è una squadra così complicata, l'Egitto dipende troppo da Salah e l'Uruguay capitava quando i giochi potevano essere fatti. I problemi poi di Salah a seguito dell'infortunio in finale di Champions League hanno tolto ai nostri avversari parecchio. Però sono sorpreso del modo in cui la Russia si è qualificata. Non me l'aspettavo così convincente, capace di segnare otto reti in due partite"

Il ko contro l'Uruguay come va interpretato?
"È arrivato al momento giusto. Ha riportato sulla terra la squadra e i tifosi, perché c'era il rischio a un certo punto di pensare che la Russia fosse la squadra più forte di tutte. Il fatto che sia arrivato questo ko a giochi fatti ha reso la caduta indolore e servirà a lavorare sugli errori e preparare al meglio l'ottavo di finale".

Sulla carta contro la Spagna poche speranze
"Io dico 60-40 per la Spagna. Loro sono più forti, hanno più esperienza e abitudine a giocare a questi livelli. Ma quel che può succedere in 90 minuti è imprevedibile. Puoi dominare una partita ed essere beffato in contropiede. Penso all'Argentina con la Nigeria: aveva il controllo della partita, poi una leggerezza ha causato il rigore e quasi non comprometteva la qualificazione. Servirà essere compatti, difendere bene e sperare anche che le cose girino nel verso giusto".

In Italia si parla molto di Golovin e dell'interesse della Juventus nei suoi confronti
"Io dico che un conto è giocare nel proprio paese, nella tua squadra, con i tuoi amici che parlano la tua lingua. Tutto molto comodo. Un altro conto è cambiare paese, abitudini, modo di giocare: Golovin è forte, ma sarebbe da valutare in un altro campionato al fianco di grandi campioni e contro grandi giocatori".

È un po' il problema di tutti i giocatori russi di oggi. Quasi nessuno è all'estero e questo forse è un problema per la crescita del movimento russo
"Certo, con i soldi che girano ad esso è molto più comodo restare a casa. I giocatori guadagnano piuttosto bene, sono in una situazione più confortevole. Circa questa nazionale devo dire che c'è un vantaggio non da poco: quello di giocare in casa e questo colma alcune lacune".

Dove può arrivare questa Russia?
"Ipotizzando una vittoria con la Spagna può a questo punto andare molto lontano, anche perché nella nostra parte di tabellone ci sono squadre come Danimarca, Svezia e Svizzera".

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