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esclusiva

Lazio, Bianchessi: "Avanti così, siamo solo all'inizio"

ESCLUSIVA TMW - Lazio, Bianchessi: "Avanti così, siamo solo all'inizio"TUTTO mercato WEB
mercoledì 28 marzo 2018, 09:182018
di Simone Lorini

Mauro Bianchessi, nuovo Responsabile del Settore Giovanile biancoceleste, è arrivato alla Lazio nel luglio scorso, prendendo in mano le redini della cantera capitolina a partire dalla Scuola Calcio fino ad arrivare all’Under 16. Devono ancora terminare i campionati e ben due squadre si sono già qualificate alle fasi finali, l'Under 16 nazionale e i Giovanissimi Fascia B Elite. Ai microfoni di TMW, l'ex Milan commenta questi risultati: "Il cambiamento di metodo e filosofia di lavoro che abbiamo portato è stato radicale, ma ha creato nello stesso tempo nei vari staff del Settore Giovanile biancoceleste entusiasmo e voglia di rivincita. I calciatori hanno assorbito in fretta quanto loro richiesto e, pur essendo solo all’inizio del nostro percorso, qualche segnale positivo già si vede. L’obiettivo è la crescita dei calciatori, ma nello stesso tempo anche i risultati portano entusiasmo ed autostima, quindi avanti così sapendo però che questo è solamente la base di partenza".

Nel passato ha scoperto quelli che oggi sono i migliori giovani talenti in serie A, per far arrivare i ragazzi in Prima Squadra bisogna puntare sulla crescita del giocatore. Non pensa che troppo spesso ci si sofferma sul risultato, in particolar modo in una piazza calda come Roma?
"Roma è una piazza difficile dove alcune famiglie creano pressione ed aspettative attorno ai loro figli e questo è sbagliato. I genitori devono supportare il percorso dei propri ragazzi mantenendo come valore prioritario la scuola che è l’unica certezza che hanno, poi il calcio come seconda opportunità. Oggi ci sono 27 giocatori che militano in serie A e che ho visto crescere, ma tutti questi giocatori oltre ad essere bravi calcisticamente hanno un’altra cosa in comune, ovvero la famiglia che non ha mai creato né pressioni né aspettative attorno a loro".

Per quanto riguarda il Settore Giovanile della Lazio quali sono i progetti che ha in mente ed i cambiamenti che verranno fatti?
“La forza della Lazio sta nel suo presidente che, per quello che riguarda il Settore Giovanile, dall’estate scorsa segue in prima persona tutta la programmazione. La volontà del dottor Lotito è riuscire ad avere un Settore Giovanile in grado di sfornare giocatori per la prima squadra. Ora è il momento della semina, cioè del lavoro programmato, ma il primo step di verifica di questo lavoro sarà tra quattro anni. Oggi il Presidente ha creato una struttura di uomini specializzati in questo settore e a breve ci sarà un ulteriore investimento nelle strutture sportive per la prossima stagione sportiva”.

La Lazio sta crescendo sia in ambito nazionale che in ambito Europeo, partendo dai risultati che sta ottenendo la squadra di mister Inzaghi, fino ad arrivare ai giovani con i tornei che disputano. L’Under 14 andrà in Spagna per la ‘Wander Cup’ dove saranno presenti le squadre più blasonate d’Europa e non solo. Lazio e Juventus sono le uniche due squadre presenti a rappresentare l’Italia, cosa significa questo per la vostra società?
"La prima squadra della Lazio è ormai divenuta una realtà consolidata a livello internazionale e le scelte volute dal Presidente si sono rivelate nel tempo vincenti. Ora è iniziata una nuova sfida, quella di portare il settore giovanile ad alti livelli e per fare questo ritengo sia importante il confronto con le realtà più blasonate d’Europa. Siamo molto concentrati sulle fasce di età di 13-14 anni perché partendo da questa età possiamo incidere nei prossimi anni col nostro lavoro. Confrontarsi con i top club porterà ai ragazzi benefici sia a livello di stimoli che di esperienza”.

Per concludere, invece, parliamo di Nazionali. Guardando le rose delle Nazionali giovanili fino ad arrivare alla Nazionale maggiore, vediamo molteplici volti scoperti da lei. Tutt’oggi però, Armini a parte, non ci sono molti giocatori biancocelesti chiamati in azzurro, da cosa dipende?
“Se il settore giovanile della Lazio avesse avuto 15 o 20 nazionali probabilmente oggi non sarei qua alla Lazio a parlare di cambiamento o di sviluppo. L’obiettivo societario è evidente ed è quello di portare il settore giovanile a livelli alti e per far questo bisogna avere idee e strategie concrete, strutture e calciatori bravi. Abbiamo iniziato questo percorso e siamo determinati a centrare l’obiettivo prefissato con modi e tempi appropriati".

Secondo lei cosa si dovrebbe fare per rilanciare la Nazionale maggiore e riportare l’Italia ai livelli degli anni passati?
"La Nazionale italiana è stata 4 volte campione del Mondo, bisognerebbe ricordarsi di questo. Ricordiamoci di essere Italiani quindi ritorniamo ad insegnare nei settori giovanili la tecnica e solo dopo la tattica, ma soprattutto bisogna valorizzare prima i nostri ragazzi che nella maggior parte dei casi non sono inferiori a quelli stranieri. Ben vengano i giovani stranieri, ma solo se sono dei campioni che fanno la differenza".

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