Limite prestiti, Tavano: "Non sarei favorevole"
L'idea della FIFA di permettere ai singoli club di controllare sempre meno calciatori, limitando a otto le cessioni a titolo temporaneo in una stagione, continua a far discutere e a dividere. "Ogni riforma ha bisogno di tempo, anche perché chi si è attrezzato per controllare un certo numero di calciatori non può 'smaltirli' in un periodo breve", dice a Tuttomercatoweb.com Diego Tavano, agente. "E' un'idea che va verso la sostenibilità del calcio e rappresenta al tempo stesso il tentativo di limitare i fatturati e abbassare i costi dei cartellini dei calciatori. Un giocatore controllato da un grande club ha un costo, discorso diverso per un giocatore nell'orbita di una società più piccola. E' un argomento complesso".
In ogni caso lei sarebbe favorevole?
"Non sarei favorevole. Un club se arriva prima su un giocatore e vuole investire è giusto che lo faccia correndo anche dei rischi. E' chiaro che per esempio alla Juve se sbagli trenta giocatori non succede praticamente niente, se accade in un club medio-piccolo la sostanza cambia. Comunque credo che la sostenibilità nel calcio si trovi in altri modi, magari anche mettendo dei tetti salariali in tutte le categorie, pure in serie A"