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esclusiva

Möller: "Germania, tanti punti di domanda. Difficile rivinca"

ESCLUSIVA TMW - Möller: "Germania, tanti punti di domanda. Difficile rivinca"
domenica 17 giugno 2018, 13:002018
di Gaetano Mocciaro

La Germania quattro volte del Mondo ci riprova. Per staccare l'Italia e raggiungere il Brasile. Un gruppo giovane ma con la giusta esperienza e con il solito affidabile condottiero: Joachim Low. Basterà tutto questo? In esclusiva per Tuttomercatoweb Andreas Moller, campione del Mondo nel 1990 ed ex giocatore della Juventus, ci dice la sua:

Andreas Möller, è possibile per questa Germania centrare il secondo titolo consecutivo?
"Sarà molto difficile, questa è la mia sensazione. Abbiamo avuto grandi momenti ed effettivamente il gruppo attuale è molto forte, a sufficienza per approdare ai quarti di finale e magari anche in semifinale. Ma non sono sicuro che sia in grado di vincere nuovamente il Mondiale. Siamo fra i favoriti d'obbligo, ma molto dipenderà da quanta fame avrà questa selezione in questo momento".

Quali sono i principali punti di domanda?
"Ce ne sono diversi. Intanto Neuer: è stato fermo nove mesi ed è tornato solo ora. Boateng ha perso le ultime 5-6 settimane in Bundesliga. E poi Marco Reus, che non ha esperienza di Mondiali. Tutto questo mi porta a pensare che possiamo certamente arrivare ai quarti di finale e magari in semifinale. Ma più avanti inizio ad avere dubbi".

Lei parlava di fame. Zidane ha lasciato la panchina del Real Madrid perché preoccupato di non poter più stimolare il gruppo, mentre la Germania da 12 anni ha Joachim Löw
"Credo che Löw in questo momento sia il miglior allenatore che possiamo avere e il discorso non riguarda lui. Francia, Brasile, Spagna e forse l'Argentina mi sembrano più avanti. E poi ci mancano i giocatori che a livello mentale possano fare la differenza: non ci sono più dei leader come Schweinsteiger, Lahm, Mertesacker. Chi sarà il leader di questa squadra? Non lo sappiamo".

Lei ha giocato due anni alla Juventus. Che ricordi ha della sua esperienza italiana?
"Sono stati i migliori anni della mia vita. Ho incontrato tanta gente e ho giocato in un grandissimo club. Sono orgoglioso di averne fatto parte, di essere stato alle dipendenze di un tecnico come Giovanni Trapattoni e di avere avuto come compagni di squadra campioni come Roberto Baggio e Gianluca Vialli. Il mio ricordo più bello però è legato alla figura dell'Avvocato Giovanni Agnelli, che era sempre al fianco della squadra ed è stata la persona migliore della mia esperienza italiana".

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