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esclusiva

Mijatovic: "Portai Higuain al Real. Mio gol alla Juve regolare"

ESCLUSIVA TMW - Mijatovic: "Portai Higuain al Real. Mio gol alla Juve regolare"TUTTO mercato WEB
mercoledì 24 maggio 2017, 08:302017
di Gaetano Mocciaro

Dieci giorni alla finale di Cardiff, Juventus-Real Madrid si contendono la coppa dalle grandi orecchie diciannove anni dopo. Ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto l'uomo che ha deciso la sfida di Amsterdam riportando il Real Madrid sul tetto d'Europa dopo 32 anni: Pedrag Mijatovic.

Che effetto le fa rivedere la finale Real Madrid-Juventus?
"Dopo tanti anni un bell'effetto, una finale fra due grandi squadre di livello mondiale. Io sono particolarmente contento perché tanti anni fa ho vissuto proprio questa sfida che è qualcosa di speciale. Vedremo come andrà a finire stavolta".

Nel 1998 la Juventus si presentò all'atto finale da favorita
"Vero, loro erano favoriti anche perché avevano appena vinto lo scudetto mentre noi eravamo reduci da un campionato negativo. Quest'anno non vedo una favorita, entrambe hanno vinto, per giunta lo stesso giorno, il titolo nazionale ed entrambe hanno giocatori che possono risolvere la partita in modo geniale. Anche se vedo leggermente in vantaggio il Real Madrid, che è arrivato in questi ultimi due mesi in gran forma, ha tanti campioni e una panchina di altissimo livello. Zidane ha la possibilità di scegliere fra molti grandi giocatori anche se questo in una partita secca potrebbe non contare nulla".

A proposito di Zidane: si aspettava una carriera simile da allenatore?
"Penso che nemmeno lui si aspettasse di far così bene, ma ha dimostrato di essere un allenatore moderno che gioca molto sulla psicologia dei giocatori, una materia importante. Credo che sia questa la cosa che conta di più in una squadra di grandi stelle come il Real Madrid".

Quali giocatori reputa più importanti per la Juventus, soprattutto per la finale?
"Ne scelgo due: il primo è Higuain che portai proprio io al Real Madrid tanti anni fa. Mi fa piacere vederlo a questi livelli ed ha dimostrato di essere letale, in grado di risolvere una finale di Champions".

E l'altro?
"Dybala. Un giocatore differente, speciale. Dalla giocata che ti può cambiare la partita. Lui e Higuain sono quelli da tenere d'occhio maggiormente".

Non ha nominato Buffon
"Ma lui è fuori categoria. Buffon è un'istituzione e merita tutto il mio rispetto".

Un suo ricordo di quella finale di Amsterdam, nel 1998
"La sera più bella della mia vita da calciatore. Ho segnato il gol più importante della mia carriera, fu una gioia immensa".

A Torino quel gol non è mai andato giù per il presunto fuorigioco
"Quale fuorigioco. Il gol era regolarissimo. Nessuno della Juventus, del resto, aveva alzato la mano per chiamarlo o si era messo a protestare".

Diversa l'accoglienza a Firenze, dove proprio per quel gol è diventato un idolo
"Sappiamo tutti della rivalità fra Fiorentina e Juventus, una cosa normale e per questo fui accolto a Firenze come un eroe. La mia esperienza in viola è stata bella, ho amato il calore dei tifosi, il loro cuore. Purtroppo non ho giocato molto e in quel periodo sono sopraggiunti problemi societari che ne hanno sporcato un po' l'esperienza".

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