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esclusiva

Pres. Nacional: "Acquistammo CR7 con maglie e palloni"

ESCLUSIVA TMW - Pres. Nacional: "Acquistammo CR7 con maglie e palloni"TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
martedì 17 luglio 2018, 10:002018
di Giacomo Iacobellis

Continua la "Cristiano Ronaldo Story" sulle pagine di TuttoMercatoWeb.com. Dall'Andorinha al Real Madrid, oggi è la volta del Clube Desportivo Nacional, dove CR7 si trasferì all'età di soli 10 anni prima del grande salto nelle giovanili dello Sporting CP. TMW ha intervistato in esclusiva proprio il presidente della squadra di Madeira, Rui Alves, che ha raccontato un curioso retroscena sull'acquisto del nuovo campione della Juventus nel lontano 1995.

Presidente, che ricordo ha del primissimo Cristiano Ronaldo?
"Ricordo un predestinato. Cristiano arrivò al Nacional a soli 10 anni, ma tutto il mondo mi diceva già che avevamo in mano un fenomeno. Mostrava un controllo di palla strepitoso e saltava gli avversari come birilli".

Poi, dopo due anni, il trasferimento allo Sporting CP per una cifra importante.
"Nonostante fosse ancora giovanissimo, c'erano tantissime squadre interessate a Cristiano. Noi però trovammo un accordo con lo Sporting e da quel momento la carriera di CR7 iniziò a decollare".

Un grande affare, considerando anche quanto lo avevate pagato nel 1995.
"È vero. Acquistammo il cartellino di Cristiano Ronaldo dall’Andorinha per due mute di divise nuove e qualche pallone. Chi l'avrebbe mai detto che quella giovane promessa sarebbe arrivata un giorno a vincere cinque volte il Pallone d'Oro?".

Non se lo aspettava per niente?
"La sua qualità era immensa, ma nessuno se lo sarebbe potuto immaginare a quell’epoca. Era ancora un ragazzino quando giocava qui".

Dopo Portogallo, Inghilterra e Spagna, crede che Cristiano possa trionfare anche in Italia?
"È difficile che il miglior calciatore del mondo non ci riesca. La Juventus ha acquistato il più forte di tutti, complimenti".

Cosa rappresenta invece Cristiano Ronaldo per il Nacional?
"Una leggenda, un mito, un campione eterno. Siamo orgogliosi che faccia parte della nostra storia e lo considereremo per sempre uno di noi".

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